Pd, guai “stupefacenti” per Schlein: un big della minoranza propone pene più dure per le droghe leggere

18 Set 2023 14:03 - di Luciana Delli Colli
pd droghe leggere

Alla Camera è stata presentata una proposta di legge che chiede di inasprire le pene per i fatti di droga di “lieve entità”. Niente di sorprendente, se non fosse che a presentarla è stato un deputato Pd, Andrea De Maria, decisamente in controtendenza rispetto alla linea politica della segretaria Elly Schlein, da sempre schierata per l’antiproibizionismo. A rendere la faccenda ancora più imbarazzante per i dem c’è poi il fatto che De Maria è il responsabile organizzazione della nuova corrente di minoranza che fa riferimento a Stefano Bonaccini, Energia popolare.

Cosa prevede la proposta di legge di De Maria

Insomma, come rileva Repubblica, che ha scovato la pdl presentata il 12 giugno, De Maria “non è un peone”. Il testo, assegnato in sede referente alla Commissione Giustizia il 12 settembre, chiede di modificare il comma 5 dell’articolo 73 del Testo unico sugli stupefacenti, quello che riguarda, appunto, i fatti di lieve entità, come le droghe cosiddette leggere e la sola detenzione di sostanze. La proposta è di portare “da due a sei anni” le pene che oggi sono fissate da “sei mesi a quattro anno”. Dunque, una bella stretta, che guarda alla “dare la possibilità al giudice di valutare opportunamente l’applicazione della custodia cautelare in carcere, attualmente preclusa dall’entità della pena edittale”.

La faida nel Pd passa anche per le droghe leggere

È evidente che la proposta va nella direzione opposta rispetto alla linea ufficiale del Pd, tradizionalmente molto orientata alla depenalizzazione, fino al punto di ipotizzare il via libera alla produzione per uso personale della cannabis. E, infatti, suscita per lo meno imbarazzi in casa dem, dove finora sembrano aver scelto la linea del silenzio, anche perché al di là del merito la proposta ha tutta l’aria del segnale politico.

Il Pd tace, +Europa protesta. Magi: “Politicamente molto grave”

Critiche aperte sono giunte invece da +Europa, il cui segretario Riccardo Magi ha detto che “non è solo stupefacente ma anche politicamente molto grave che da un esponente del Pd arrivi una proposta di modifica della legge sugli stupefacenti che è persino peggiore di quelle proposte recentemente dal governo”. “In questo modo di fatto si elimina la lieve entità per le sostanze cosiddette leggere”, ha proseguito, sottolineando che è “l’opposto di quello che il Pd ha sostenuto nella scorsa legislatura votando in commissione per la mia proposta che toccava proprio questo punto”.

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