Fermati per una rissa a bottigliate, si scopre che i 2 marocchini erano già stati espulsi. Ora si ricomincia
L’altra faccia dell’immigrazione irregolare continua a mostrare i connotati violenti che ne definiscono gli aspetti minacciosi che la cronaca denuncia ormai quotidianamente. Allora, l’ultimo caso stavolta arriva da Trento, dove una pattuglia del Radiomobile ha intercettato in Via Travai due immigrati marocchini, impegnati in una rissa senza esclusione di colpi. Con tanto di bottiglie brandite come armi in pugno, e privi di documenti. E non è tutto. Quando i carabinieri li hanno individuati e fermati, una volta in caserma, hanno riscontrato che i due soggetti erano irregolari sul territorio italiano.
Trento, marocchini fermati durante una violenta rissa a bottigliate
Non solo. I due marocchini fermati durante una rissa a bottigliate avevano a carico numerosi precedenti per droga ed altro. E nelle more, è emerso che già erano stati colpiti da un ordine di allontanamento dall’Italia disposto dalla Questura. Sono stati pertanto denunciati, e dopo aver trascorso la notte in custodia presso il Comando di Via Barbacovi con impegno di più pattuglie richiamate dal territorio, sono stati accompagnati in Questura per una nuova procedura di espulsione. Nonostante svariati tentativi dell’Ufficio Immigrazione di Trento, non è stato possibile reperire alcun posto presso tutti i Cpr del territorio nazionale. Motivo per cui le autorità competenti hanno notificato ai due marocchini un nuovo ordine di lasciare il territorio. E sono stati rimessi in libertà.
Nei controlli dopo il fermo emerge che i marocchini erano già stati espulsi: e non è l’unico caso
Ma i due marocchini fermati a Trento – e che è emerso erano già destinatari di un ordine di allontanamento – non rappresentano un caso isolato. Una situazione analoga, infatti, si è verificata – sempre in città – stavolta nel weekend, quando i Carabinieri della Compagnia locale hanno arrestato un 30enne tunisino in Piazzetta 2 Settembre 1943, poiché aveva fatto nuovamente ingresso clandestinamente in Italia, dopo essere stato già espulso con tanto di accompagnamento alla frontiera.
Non solo i marocchini fermati per rissa: il tunisino già allontanato destinatario di un nuovo provvedimento di espulsione
Al processo per direttissima l’uomo, già con altri precedenti, è stato condannato a un anno di reclusione. E contestualmente il giudice ha dato il nulla osta alla sua immediata espulsione. Anche in quest’ultimo caso, tuttavia, non sono stati trovati posti disponibili presso i Cpr italiani. Pertanto si è potuto solo intimare nuovamente immigrato nordafricano di lasciare entro sette giorni il territorio nazionale, ridandogli libertà.
A Milano, invece, un altro immigrato marocchino aggredisce il suo avvocato in aula…
Ma non è ancora tutto. Un altro immigrato marocchino, stavolta a Milano, arrestato la sera precedente con l’accusa di danneggiamento, una volta alla sbarra ha pensato bene di aggredire l’avvocato che aveva assunto l’incarico di difenderlo dopo il fermo dei carabinieri del Radiomobile a seguito di un raid vandalico. Dell’incresciosa vicenda dà conto Il Giornale sul suo sito, che ricostruisce “le gesta” dell’extracomunitario 22enne prima e dopo aver dato in escandescenza in tribunale.
L’extracomunitario alla sbarra dopo un raid vandalico compiuto la sera precedente il fermo
Il servizio spiega nel dettaglio che poco prima del fermo, «il giovane aveva litigato con un uomo che era in fila alla mensa Fondazione Fratelli di San Francesco. Allontanato dai dintorni della struttura caritativa, il marocchino avrebbe quindi afferrato una pietra e cominciato a danneggiare le automobili in sosta». A quel punto i militari dell’Arma, che un testimone ha provveduto ad allertare, hanno intercettato il marocchino «mentre si stava allontanando a bordo del tram 15, diretto verso il centro».