Elisa Claps, a 30 anni dal delitto la rabbia del fratello: “Non entrate in quella chiesa” (video)

9 Set 2023 13:18 - di Vittorio Giovenale
Elisa Claps, Gildo, fratello

Trent’anni da quel 12 settembre 1993, una data che per i potentini, non può che essere associata al giorno in cui Elisa Claps fu uccisa a soli sedici anni e poi nascosta nel sottotetto della Chiesa della Santissima Trinità senza avere giustizia per diciassette anni: il fratello Gildo sfoga la sua rabbia in una toccante e drammatica intervista all’agenzia di stampa Italpress.

Il colpevole di questo delitto, Danilo Restivo, unico sospettato sin dal primo momento della sparizione di Elisa, ha continuato a seminare morte altrove, prima di essere condannato da due paesi, solo dopo il ritrovamento di Elisa. Una ferita che non si rimargina a distanza di tredici anni, dal 17 marzo 2010, quando furono messi i sigilli alla Chiesa della Trinità, un tempo ritrovo domenicale della Potenza bene e che da quel 12 settembre è divenuto teatro di una tragica vicenda, che scuote le coscienze dei potentini e custodisce verità mai svelate, protagonista di una terribile storia che compie trent’anni.

Del caso Claps, se ne è tornato a parlare dallo scorso 24 agosto, quando è stata riaperta la Chiesa della Santissima Trinità, come luogo di preghiera, decisione della Diocesi, un affronto per la famiglia Claps alla memoria di Elisa e alla cittadinanza, argomento divisivo in città. Non c’è affluenza negli orari di apertura, qualcuno timidamente alza gli occhi al soffitto, ma non resta a pregare in quel luogo. C’è stato chi, si è messo a fare selfie, al momento la situazione è questa. “La riapertura al culto della chiesa ha ferito la nostra famiglia – ha detto a Italpress il fratello di Elisa, Gildo Claps – oltre a sopportare i tanti silenzi, omissioni, e menzogne, che hanno impedito prima il ritrovamento del corpo per diciassette anni, e poi il teatrino, la messa in scena del ritrovamento di quel 17 marzo, ora l’ennesimo affronto, in un momento così particolare per la ricorrenza dei trent’anni”.

Il fratello di Elisa Claps contro la targa a don Mimì: “Non può essere un esempio”

“Riaprire, il modo così frettoloso, in un giorno di agosto con poca gente in città, è l’ennesimo sfregio alla memoria di Elisa e alla battaglia di verità che abbiamo condotto in questi trent’anni. Se dalle parole del Papa doveva essere luogo di preghiera, si è trasformato in posto per curiosi, per me e per gran parte della città resterà il posto dove si è consumato un omicidio efferato, fatto di anni di menzogne.

Anche sulla targa commemorativa a Don Mimi che è apparsa nella Chiesa, Gildo Claps, è durissimo. “Se doveva essere luogo di memoria per Elisa perché quella targa in latino in cui si celebrano le virtù pedagogiche di don Mimì? Se questi sono gli esempi della Chiesa, poi non devono meravigliarsi se i giovani la disertano. Invito tutti a dare risposte a quell’arroganza, non entrando in quella chiesa”. La memoria di Elisa in questo trentennale è rafforzata anche dal clamore di “Dove nessuno Guarda – Il Caso Elisa Claps”, un podcast originale di Sky Italia e Sky Tg24, realizzato da Chora Media e a cura di Pablo Trincia.

Gildo Claps è fondatore dell’associazione Penelope

Per Gildo Claps, fratello di Elisa e fondatore dell’associazione Penelope il podcast ha avuto il merito risvegliare le coscienze. “E’ come se le persone – continua Gildo Claps a Italpress – si fossero risvegliate e preso coscienza di quanto accaduto, nonostante la storia di Elisa a Potenza fosse ben conosciuta da tutti. Grande merito alla magistrale ricostruzione di una storia cosi dilata nel tempo, che nella memoria delle persone si era come dispersa e che invece oggi prende coscienza, questo è un segnale che qualcosa si muove per squarciare quel velo ipocrita che circonda le realtà di provincia come Potenza”.

“Impossibile che nessuno si sia accorto del corpo di mia sorella”

Per il 12 settembre a Potenza, è prevista la presentazione del libro ‘Sono io Elisa Claps’, location il Polo Bibliotecario di Potenza, alle ore 18, autrice Mariagrazia Zaccagnino che contiene parte dei diari di Elisa e le memorie di mamma Filomena.

Tra gli ospiti ci saranno insieme alla famiglia di Elisa, Pablo Trincia, Ludovica Ciaschetti, interprete di Elisa Claps nella fiction che andrà in onda a ottobre su Rai 1. “Come è stato possibile che nessuno tra il 96′ – 97′ quando si effettuarono i lavori nel sottotetto, a pochi centimetri dal corpo di Elisa, sicuramente visibile, non abbia mai parlato di quello che ha visto? E’questo che fa malissimo”. Gildo Claps, non nasconde la sua amarezza citando ancora una volta uno degli episodi del podcast, ‘In religioso silenzio’, che descrive molto bene, le persone coinvolte in questa storia. “Abbiamo dovuto aspettare 17 anni, uno strazio che solo chi patisce una scomparsa può comprendere, ferite che non possono rimarginarsi, dopo 30 anni non nascondo la stanchezza, però non demordo su alcune cose, che sono i miei capisaldi, e che voglio trasmettere agli altri, cioè che è possibile non piegarsi ai poteri forti”.

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