Ecco i gatekeepers, i sei guardiani del web designati da Bruxelles per il Digital Markets Act

6 Set 2023 20:14 - di Redazione

Sono i sei guardiani del web, cinque statunitensi e un cinese, i cosiddetti gatekeepers, designati oggi da Bruxelles nell’ambito della nuova normativa Digital Markets Act: Alphabet, casa madre di Google, Amazon, Apple, Meta, a cui appartiene Facebook, Microsoft e, infine, ByteDance a cui appartiene TikTok.

Diversamente dal Digital Services Act, che punta a riequilibrare le responsabilità di utenti, piattaforme e autorità pubbliche, creando un ambiente digitale meno pericoloso e cercando di combattere la diffusione di disinformazione, il Digital Markets Act vuole contrastare le minacce all’equità e all’apertura dei mercati digitali in cui operano i gatekeeper, che sono spesso dei quasi-monopolisti.

Le sei grandi compagnie, attive nel mondo digitale e di particolare rilevanza e peso nell’Ue, avranno obblighi e responsabilità specifici nel fornire in Europa una serie di servizi secondo regole stringenti imposte dall’Ue.

Interpellata dall’Adnkronos, la company cinese ByteDance, contro la quale gli Usa hanno scatenato una guerra commerciale, ha espresso il proprio “disaccordo” rispetto alla decisione della Commissione europea. Ma per continuare a operare nel vecchio Continente non c’è scelta. Dovrà comunque adattarsi.

Non subito. I sei ‘guardiani’ avranno sei mesi di tempo per assicurare il pieno rispetto delle prescrizioni del Digital Markets Act per ciascuno dei 22 servizi ‘core’ di piattaforma individuati. Che sono, nel dettaglio: i social network TikTok, Facebook, Instagram e LinkedIn, la messaggistica Whatsapp e Messenger, definita, anche, N-Iics, le piattaforme di intermediazione Google Maps, Google Play, Google Shopping, Amazon Marketplace, App Store, Meta Marketplace, i servizi di raccolta pubblicitaria come Google, Amazon e Meta, i sistemi operativi come Google Android, iOS, Windows Pc Os, i browser Chrome e Safari, i motori di ricerca come Google Search e, infine, la piattaforma di condivisione di contenuti video YouTube.

La Commissione ha anche avviato quattro indagini, per verificare le dichiarazioni di Microsoft e di Apple, secondo le quali il motore di ricerca Bing, il browser Edge, il sistema di raccolta pubblicitaria Microsoft Advertising e il sistema di messaggistica iMessage non devono essere qualificate come piattaforme, pur superando le soglie previste dalla legge e gli accertamenti dovrebbero essere completati  entro cinque mesi.

L’esecutivo Ue ha anche avviato un’inchiesta per verificare se il sistema operativo iPadOs di Apple debba essere designato come gatekeeper, pur non raggiungendo le soglie previste.

In questo caso, l’indagine dovrebbe essere completata entro 12 mesi.

In più, per l’esecutivo Ue, Gmail, Outlook.com e Samsung Internet Browser, pur superando le soglie previste dal Digital Markets Act, non devono essere considerate come attività da ‘gatekeeper’, poiché le rispettive case madri hanno fornito sufficienti evidenze per consentirne l’esclusione.

Pertanto, Samsung non figura nell’elenco dei ‘custodi’, pur rientrando nella lista preliminare di luglio che includeva tutte le società che superavano i tetti.

Sono tre i criteri cumulativi per essere considerati gatekeeper in base al Digital Markets Act: la società deve avere un giro d’affari annuo nello Spazio Economico Europeo pari o superiore a 7,5 miliardi di euro in ciascuno degli ultimi tre esercizi, o una capitalizzazione di mercato (o valore nel caso non sia quotata) di almeno 75 miliardi di euro nell’ultimo esercizio (Twitter o X, pur non essendo più quotata, è probabilmente assai al di sotto di questa soglia), e fornire un servizio di piattaforma fondamentale in almeno tre Stati membri dell’Ue.

Inoltre, deve gestire un servizio di piattaforma con oltre 45 milioni di utenti finali attivi al mese nell’Ue e più di 10mila clienti business nell’Ue, nell’ultimo esercizio.

Deve anche avere una posizione di mercato radicata e durevole: si presume che sia tale se la società ha rispettato il secondo criterio (quello degli utenti) in ciascuno degli ultimi tre esercizi.

 

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