Dengue, via libera dell’Aifa al vaccino per prevenirla: come agisce il siero e come accedere alla profilassi
Dopo le infezioni e l’allarme, arriva il via libera dell’Aifa a un vaccino anti-Dengue. Come riferisce l’Adnkronos, «l’Agenzia italiana del farmaco ha approvato Tak-003 (Qdenga) di Takeda, siero tetravalente vivo attenuato per la profilassi contro la malattia causata da uno qualsiasi dei 4 sierotipi del virus. È possibile somministrarlo a partire dai 4 anni di età. «Questo – spiega l’azienda in una nota – è l’unico vaccino per la prevenzione della malattia approvato in Italia anche per chi non ha avuto precedente esposizione al virus. E senza la necessità di dover eseguire un test pre-vaccinale».
Virus Dengue, via libera dell’Aifa al vaccino per prevenirla
Come spiegato già in più occasioni sul nostro sito, la Dengue, di origine virale, è causata da quattro virus molto simili (Den-1, Den-2, Den-3 e Den-4). Ed è trasmessa agli esseri umani dalle punture di zanzare che hanno, a loro volta, punto una persona infetta. Non si ha quindi contagio diretto tra esseri umani, anche se l’uomo è il principale ospite del virus che circola nel sangue della persona infetta per 2-7 giorni. In questo periodo, dunque, la zanzara può prelevarlo e trasmetterlo ad altri. Non solo. Addentrandosi nei dettagli dell’informazione, l’Adnkronos ricorre alle ulteriori argomentazioni sulla malattia rese da Nicola Petrosillo, responsabile del Servizio Prevenzione e Controllo infezioni della Fondazione Policlinico universitario Campus Bio-Medico di Roma.
Cos’è, come nasce e dove si è diffuso il virus Dengue
Il quale spiega come «la Dengue è una malattia infettiva causata dal virus omonimo, appartenente alla famiglia delle Flaviviridae, che viene trasmesso dalle punture di zanzara del genere Aedes. Compresa anche la zanzara tigre presente nel nostro territorio». E ancora, proseguendo nella presentazione delle caratteristiche della Dengue, tra origine e sintomi dell’infezione, l’esperto spiega anche che quella presa in esame è «una malattia infettiva che in alcuni casi può evolvere in una forma grave, con necessità di ospedalizzazione. Il nuovo vaccino di Takeda, allora, risulta innovativo perché strutturato sulla base del sierotipo 2 del virus Dengue (Denv-2), sfruttando la tecnologia ricombinante per garantire l’immunizzazione contro tutti e 4 i sierotipi del virus. Circa la metà della popolazione mondiale vive in aree in cui la Dengue è endemica. E i Paesi asiatici sono tra i più colpiti».
Ogni anno in tutto il mondo 390 milioni di casi di infezione
«Ogni anno in tutto il mondo vengono riportati circa 390 milioni di casi di infezione, con un’incidenza che è aumentata di 30 volte negli ultimi 50 anni – rimarca inoltre Petrosillo –. E in Europa la Dengue non è endemica, ma si registrano quasi esclusivamente casi importati da soggetti che hanno visitato di recente zone endemiche. In Italia sono riportati ogni anno diversi casi di malattia da Dengue contratta in Paesi endemici. Da notare comunque che alcuni piccoli e limitati focolai autoctoni si sono verificati in Europa, e anche in Italia. Questo nuovo vaccino rappresenterà un potente strumento nella prevenzione della malattia nei viaggiatori internazionali, per turismo, lavoro o rientro nei Paesi di origine“.
Dengue endemica in oltre 125 Paesi: l’Oms l’ha inserita tra “le 10 minacce alla salute globale”
La Dengue – ricorda Takeda – è stata inserita dall’Organizzazione mondiale della sanità tra le 10 minacce alla salute globale ed è endemica in oltre 125 Paesi. È infatti tra le malattie virali trasmesse da vettori a più rapida diffusione al mondo, a causa soprattutto dei cambiamenti climatici. Dell’urbanizzazione. E della globalizzazione. Negli ultimi 10 anni si è registrato un aumento delle infezioni nei viaggiatori europei di ritorno da Paesi in cui la Dengue è endemica: Nord America, Sud America, Caraibi, Africa, Asia, Oceania.
Dengue: come fare per accedere al vaccino
«L’accesso del cittadino al nuovo vaccino, per motivi di turismo e/o di lavoro verso le aree tropicali e subtropicali del mondo dove la Dengue è endemica, una volta messo a disposizione nelle varie Regioni previa acquisizione dalle stesse – sottolinea a sua volta Roberto Ieraci, infettivologo vaccinologo, ricercatore senior associato del Consiglio nazionale delle ricerche – potrà avvenire nei centri autorizzati all’effettuazione del vaccino della febbre gialla e delle vaccinazioni contro le malattie quarantenarie. E al rilascio del relativo certificato ad uso internazionale su specifico modello Oms. Tutto ciò in base al Dms 24/5/63, decreto del ministero della Salute, e successive modifiche, i cui elenchi sono disponibili online nei vari siti web regionali.