Bruno Vespa torna con “Porta a Porta” e cala subito l’asso: “Parto da Caivano e da Giorgia Meloni”
‘Porta a Porta’ riparte domani, martedì 12 settembre e sarà la 29esima edizione nel palinsesto serale di Rai1. Il conduttore partirà con un focus su Caivano per poi, mercoledì, calare l’asso: il premier Meloni sarà ospite della seconda puntata e i temi caldi saranno innumerevoli, dalla manovra economica, all’emergenza sicurezza. Si entra nel vivo dell’agenda politica e in successione- riporta l’Adnkronos- Vespa ospiterà i due leader dell’opposizione, Giuseppe Conte del M5s ed Elly Schlein del Pd. L’ideatore e conduttore del programma ha presentato a viale Mazzini anche ‘l’altra sua ‘creatura’ televisiva, ‘Cinque Minuti’, quest’ultima soltanto al secondo anno di vita editoriale.
Vespa: “Bonificare Caivano vale una legislatura”
“Stasera – ha ricordato Vespa – andranno in onda solo i ‘Cinque minuti’. E parlerà per la prima volta la madre della maggiore delle due cuginette di Caivano. E io spero che noi riusciremo, in un breve tempo, a dimostrare di quanto sia incredibilmente disperata la situazione da quelle parti. Bonificare Caivano, da un punto di vista morale, varebbe una legislatura perché è una situazione veramente incredibile”. I cronisti presenti in confererenza stampa chiedono a Vespa dei costi della sua striscia quotidiana: tema che i suoi detrattori – dentro e fuori la Rai- tirano in ballo da sempre. Lui spegne l’eventuale polemica e rilancia, rimandando a ben altri “fuoriclasse” delle spese folli. Con ‘Porta a Porta’, noi portiamo alla Rai oltre il doppio rispetto a quanto costiamo”. E ha sfidato i giornalisti presenti a fare un’inchiesta su costi ed entrate di altre trasmissioni: “perché un conto sono le fantasie e un conto sono i dati reali”.
Vespa, stilettata a Fabio Fazio: “E’ troppo caro…”
Non è diffile ipotizzare che Vespa si riferisca ai costi folli della trasmissione di Fabio Fazio “Che Tepo che fa”; ormai traslocata armi e bagagli sul Nove. A chi chiede a Vespa se tra le righe si possa rintracciare un riferimento al conduttore ex Rai, risponde ‘evangelicamente’. “Voi lo dite…”. Poi incalza: “Temo che Fazio sia troppo caro, altrimenti gli chiederei come si fa un contratto: in questo lui è veramente un grandissimo maestro”. In ogni caso, “Fazio è andato via dalla Rai liberamente; Lucia Annunziata aveva ancora un anno di contratto: non mi pare che ci siano state epurazioni…”, puntualizza.
“Come ad della Rai durerei al massimo una settimana”
Ritornando al tema principale che tratterà – Caivano e il decreto del governo Meloni– anticipa i termini dell’inchiesta: “Basti pensare che in una famiglia entravano 1450 euro tra assegno unico e reddito di cittadinanza; più mille euro di stipendio del marito: di questi soldi in casa non entrava niente.Tant’è che la bambina andava a cercare il cibo dai vicini. Chi li prendeva quei soldi? Quali debiti andavano a coprire? Parliamo di madri che si ubriacano per disperazione e depressione o molto assenti; e infatti ho davanti una donna disperata che prega di essere portata via da lì”. “Sappiamo – dice Vespa all’Ansa- che la maggiore delle due cuginette è stata ‘usata’ per tre, quattro anni: quindi già dai nove anni. Oltretutto stanotte la camorra si è rifatta viva sparando. Si parla di una situazione al di là dell’ordine pubblico – sottolinea Vespa -, serve una totale ricostruzione morale”.
Vespa cala subito l’asso: parte da Meloni e Caivano
Vespa ha poi rispedito al mittente qualsiasi ipotesi di un suo coinvolgimento nei vertici Rai con un ruolo ‘istituzionale’: “L’ho rifiutato due volte: la prima volta a Casini e Pera, la seconda volta a Renzo e Berlusconi: ringraziai ma dissi che io facevo un altro mestiere; e oggi questo vale a maggior ragione. Il giornalista è il lavoro che faccio meno peggio. E poi – aggiunge con un sorriso – come amministratore delegato durerei al massimo una settimana…”.