Rdc, in scena la disperazione e l’ira di Conte. Parla proprio lui, il premier dei banchi a rotelle

3 Ago 2023 11:34 - di Fulvio Carro
Conte

Non hanno più uno straccio di credibilità, Conte e i Cinquestelle. Per recuperare qualche voto si aggrappano disperatamente al reddito di cittadinanza, sperando sia il loro cavallo di Troia. Straparlano, urlano, descrivono l’Italia come un Paese nelle mani di mostri cattivi che vogliono decapitare i poveri, distruggere le famiglie, scatenare la “guerra”, guelfi contro ghibellini, Achille contro Ettore, “Carthago delenda est”. Conte parla di «disastro», di «bomba sociale». Sì, proprio lui che in piena pandemia pensava ai monopattini e a sprecare quattrini con i banchi a rotelle finiti nell’immondizia. Proprio lui che –  di fronte allo scandalo del reddito di cittadinanza che beccavano spacciatori, camorristi, scippatori, lavoratori in nero – non ha mai detto una sola parola. Fa finta, “Giuseppi”, di non capire neppure che la trasformazione dello strumento è necessaria e che i deboli sono tutelati.

Da Conte «ipocrisia e irresponsabilità»

«Sulle comunicazioni di sospensione del reddito di cittadinanza via sms, Conte dimostra la consueta dose di ipocrisia e irresponsabilità», afferma Silvio Giovine, di FdI. «Convocazioni e comunicazioni a chi lo percepiva sono sempre arrivate tramite messaggio sul telefonino sia dal suo governo sia dall’esecutivo a guida Draghi. Che si sarebbe arrivati al questa sospensione era per altro ben noto a tutti dall’approvazione della legge di bilancio a fine 2022. Agitare le piazze, alimentare la tensione, rappresenta un pericoloso tentativo di strumentalizzare a fini elettorali le fasce più deboli della popolazione». Fasce «illuse proprio da una misura fortemente diseducativa, che non ha prodotto alcuno dei risultati dichiarati. E che ha totalmente fallito sia sul fronte della lotta alla povertà sia su quello relativo al reinserimento dei precettori»-

Dall’opposizione scarso senso della democrazia

«È preoccupante che esista un’opposizione che chiede al governo di “ripristinare l’erogazione del reddito di cittadinanza anche al fine di evitare il diffondersi delle proteste e il rischio di episodi di violenza”. Nel quesito che hanno posto al question time i pentastellati denotano uno scarso senso della democrazia». Lo ha detto Augusta Montaruli, vicepresidente dei deputati di Fratelli d’Italia. «Il diritto a manifestare è sacrosanto se finalizzato all’esternazione di un’idea, mai a una minaccia contro qualcuno né un modo per obbligare l’esecutivo a una scelta. Né si possono orientare scelte additando le violenze. Sembra quasi che qualcuno auspichi l’aggressione pur di ottenere un passo indietro sul reddito».

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