Rapper italo marocchino arrestato a Milano per rapina: la vittima lo ha riconosciuto sui social

17 Ago 2023 12:47 - di Giovanni Pasero
rapper italo marocchino

Sarebbe un noto trapper della zona di San Siro, noto su Spotify uno dei due responsabili della violenta rapina avvenuta 8 mesi fa a Milano ai danni di un sedicenne di origini egiziane. Si tratta di due giovani italiani di seconda generazione di 18 anni, minorenni all’epoca dei fatti, con precedenti per un furto commesso insieme nel 2020.

Alle ore 23.25 dello scorso 7 gennaio, i due assieme ad un terzo soggetto avevano avvicinato il 16enne nell’ascensore della fermata Segesta della metro lilla di Milano costringendolo a seguirli all’esterno. Qui gli hanno messo le mani in tasca chiedendogli i soldi e il cellulare. Non ottenendo nulla, hanno iniziato a colpirlo con calci e pugni fino a fargli perdere i sensi. A quel punto, sono fuggiti. Trasportato per trauma cranico all’ospedale San Carlo, il 16enne veniva poi dimesso con una prognosi di 7 giorni. Ai Carabinieri il giovane ha riferito l’identità del trapper e il nome del profilo Instagram del secondo aggressore. Entrambi si trovano ora nel carcere minorile di Roma, in base all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal tribunale dei minori.

Chi è il rapper italo marocchino arrestato

Il fenomeno dei rapper criminali ha preso piede nelle grandi città italiane, soprattuto a Milano, dove giovani di origine nordafricana promuovono le loro canzoni che inneggiano alla violenza, ai soldi facili e alla droga, sulla scia dei modelli nordamericani.

Come riporta il comendo provinciale dei carabinieri di Milano, «il provvedimento scaturisce a seguito dell’aggressione ai danni di ragazzo sedicenne di origini egiziane, alle 22:30 di sabato 7 gennaio 2023 presso la fermata della metropolitana Segesta. I due indagati, assieme ad un terzo complice, lo hanno aggredito e colpito con calci e pugni fino a fargli perdere conoscenza, provocandogli un trauma cranico.
Ripresasi, la vittima ha denunciato l’accaduto ai Carabinieri riuscendo anche ad indicare l’identità di uno dei suoi aggressori, riconosciuto come trapper noto nella zona di San Siro come “Vegeta_Grr”. Le attività condotte dal Nucleo Operativo della Compagnia Porta Magenta mediante escussione a sommarie informazioni, analisi delle immagini degli impianti di videosorveglianza, acquisizioni documentali, sopralluoghi e analisi dei tabulati di traffico telefonico, hanno, dunque, permesso di riscontrare le dichiarazioni della vittima, ricostruendo l’accaduto, ed identificare compiutamente due degli aggressori».

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