Orinatoi a forma di bocca di donna in una palestra di Torino. Scempio fatto passare per “opera d’arte”
Orinatoi a forma di bocca di donna in un palestra di Torino. Uno scempio fatto passare per un oggetto d’arredo. La bufera irrompe dopo un post sui social della vocal coach Greta Squillace. Il rispetto per la donna buttato sotto le scarpe in un momento tragico in cui la violenza di genere sta funestando le cronache. E invece gli orinatoi della palestra Mc Fit di Torino a forma di bocca di donna hanno indignato il web, scatenando una pioggia di commenti contro la scelta di design dei bagni. «Immagino già i commenti dei fenomeni che pisceranno lì dentro… io fossi in voi mi vergognerei», ha commentato Greta Squillace prima che la foto diventasse virale. E’ il segno orribile e tangibile di una cultura ancora permeata da stereotipi di genere e da atteggiamenti discriminatori verso le donne. E’ stata questa la reazione sui social non appena si è diffusa l’immagine disgustosa.
Orinatoi a forma di bocca di donna: sessismo spacciato per opera d’arte
La questione sollevata pone nuovamente in primo piano la necessità di una riflessione critica e di un cambiamento culturale profondo. Soprattutto quando ci si rende conto che gli stessi responsabili della palestra torinese poco dopo hanno risposto ironicamente: «Sentiti sempre libera di urinare in quelli delle donne. Spread the love». Un’ironia che suscita rabbia e che ha solo creato ancora più proteste e commenti al fiele. «Risposta imbarazzante», hanno scritto in tanti. Scrive un utente su twitter: “Dopo aver orinato in queste bocche di donna, questi uomini torneranno ad allenarsi, insieme alle donne presenti nel centro. Mi correggo, insieme alle portatrici di bocche in cui orinare. Perché Mc Fit ha voluto incoraggiare il rinforzo di questa visione pornografica».
I responsabili della palestra “difendono gli orinatoi: “Sono opera di un designer olandese…”
Ma i responsabili di Mc Fit hanno difeso la loro “opera d’arte”: «Quel modello è presente in alcune nostre palestre costruite tra il 2017 e il 2019. Quelle più recenti hanno degli orinatoi a muro a forma tradizionale. È design, sono opere d’arte, ci dispiace se abbiamo offeso qualcuno». Risposta indegna, che sta suscitando altre polemiche. I responsabili della palestra non retrocedono di un millimetro. Gli orinatoi “sono opera di Meike van Schjinde, un designer olandese che li ha progettati nel 2004 in occasione della Giornata mondiale dei servizi igienici con lo scopo di portare l’attenzione sul fatto che milioni di persone nel mondo non hanno accesso a impianti sanitari. Nei nostri centri ricerchiamo uno stile particolare e questi oggetti sono considerati elementi di arredamento caratterizzanti i nostri ambienti”. Il dileggio del corpo delle donne fa il paio con un’altra vicenda disgustosa: quella della ragazza in bikini coperta di cioccolato messa nel buffet in un resort della Sardegna. Gli orinatoi a forma di bocca di donna in un contesto di femminicidi moltiplicatisi ipoteca gravemente quel cambio culturale che si cerca di innescare dalle scuole al dibattuito pubblico. Sempre più cantanti, attori, psicologi stanno scrivendo al premier Meloni, sapendo quanto lei è sensibile sul tema. Ma questi episodi gettano alle ortiche ogni sforzo.
(Foto Ansa tratta da Fb dalla pagina di Silvio Viale, poi ripresa da tutti i siti)