Omicidio Capovani: a metà settembre l’udienza sulla perizia psichiatrica di Seung
Si terrà a metà settembre l’udienza dinanzi al gip per discutere delle valutazioni psichiatriche su Gianluca Paul Seung, l’uomo che il 22 aprile uccise a Pisa Barbara Capovani. Seung, come è noto, ha rifiutato, nei due colloqui in carcere, di parlare con i periti. Le valutazioni dovranno essere fatte sulla scorta delle quattro perizie precedenti, una sola delle quali discordante dalle altre. In tre perizie effettuate da Mauro Mauri, Gabriele Rocca ed Antonella Armani , Seung veniva definito come lucido e privo di sintomatologia psicotica, semmai affetto da problemi di personalità. La stessa diagnosi fatta proprio da Capovani che aveva osservato il giovane in ospedale parlando di tratti antisociali, paranoidei e narcisistici facente parti di una struttura di personalità non responsiva ai farmaci.
La dottoressa Capovani
Apprezzata e stimata da tutti, disponibile ed empatica, Barbara Capovani era veramente una persona fuori dal comune. Osservò da vicino Gianluca Paul Seung definendolo, sostanzialmente, un criminale, lucido e senza nessuna componente psicotica.
Seung e la perizia discordante
La perizia discordante è quella di Pietro Petrini. In quella circostanza, Seung riferì di avere il” cervello blu “ e di “essere frutto di manipolazione”. Ma fu lo stesso Seung, in seguito, a confessare di avere simulato per ottenere benefici dalla pena per un procedimento penale. Il punto è cosa emergerà dalle valutazioni per tabulas. Se gli si dovesse concedere l’imputabilità ma considerando l’elemento psicotico emerso solo dalla perizia Petrini un’eventuale condanna potrà reggere sino alla Cassazione? Il dilemma sembra anche culturale. C’è una diatesi tra antisocialità e psichiatria che non si risolve. Del resto, uccidere una psichiatra sembra già di per sé indicativo di una patologia ma se questo fosse un pregiudizio culturale ? È l’interrogativo preminente. Il consulente della difesa, Alessandro Meluzzi, punta chiaramente a fare emergere l’infermità . Lo ha fatto con il suo modo tipico e, legittimamente, questo è il suo compito.
Il rischio della Cassazione
Una piena imputabilità con la definizione di un disturbo psicotico potrebbe essere scardinata dalla Cassazione. E su questo giocherà le sue carte la difesa. Se Seung dovesse essere considerato pienamente in grado di intendere al momento del fatto ma affetto da un disturbo psicotico certamente la difesa opporrà una questione fondamentale : come avrà potuto compiere l’atto omicidiario fuori dalla sua patologia? Difficile davvero che una tesi del genere possa resistere sino al terzo grado. Solo l’assenza di una componente psicotica potrebbe rendere credibile sul piano giudiziario un omicidio eseguito per pura cattiveria.Il caso Seung riporta alla ribalta la questione del “male” come entità presente e non patologizzabile. Il grande criminologo Francesco Bruno sosteneva che la cosa più naturale per l’uomo era la violenza. Il.diritto positivo e le religioni giudaico-cristiane hanno ovviamente cambiato il corso delle cose ma ancora oggi il concetto di crimine è troppe volte associato alla malattia. E anche su questo si dovrà discutere a breve.