L’ultimo saluto a Francesco Alberoni, il geniale “professore dell’amore”. Il ricordo di La Russa
Dolore e commozione nella chiesa di Sant’Ambrogio a Milano per i funerali del sociologo Francesco Alberoni, morto il 14 agosto scorso. Molti i presenti, da Ignazio La Russa ad Attilio Fontana, dall’ex sindaco Gabriele Albertini a Riccardo De Corato.
Alberoni: le parole di monsignor Faccendini
«Francesco Alberoni ha scritto molto sull’amore. Ci ha insegnato che l’amore va conosciuto anche in tutte le sue espressioni più misteriose», ha detto nel corso dell’omelia monsignor Carlo Faccendini. «Sono convinto che ora Fsia al cospetto di Dio come uno scolaretto pieno di stupore a imparare cosa sia profondamente l’amore attraverso l’esperienza unica e personalissima dell’amore di Dio. Il professore dell’amore è ora a imparare dall’amore di Dio. Immagino che il Signore gli si rivolga con grande affetto e gli dica “Ti ho atteso tanto, ti ho preparato un posto nel mio cuore”», ha aggiunto monsignor Faccendini.
La Russa: i suoi libri testimonianza del suo genio
«Ho conosciuto Francesco Alberoni tantissimi anni fa. Ci fu addirittura un tentativo di offrirgli assieme a Fini una candidatura in Alleanza Nazionale che lui cortesemente declinò. Poi ho avuto l’onore di introdurlo nella vicinanza tanti anni dopo con Fratelli d’Italia. Ci ha onorato della sua vicinanza», ha dichiarato il presidente del Senato Ignazio La Russa al termine del funerale.
«Aveva la capacità di esprimere sentimenti profondi»
«Credo che una persona come Alberoni abbia onorato soprattutto l’Italia intera. E credo che i suoi libri rimarranno una testimonianza imperitura del suo genio e della sua capacità di usare parole semplici per esprimere sentimenti profondi. Credo che questo sia il suo grande merito. Non potevo mancare a questo funerale. Sono stato avvisato dai familiari con cui ho un ottimo rapporto. E nonostante il momento agostano, la gente che è venuta a salutarlo è la testimonianza della traccia di affetto che lascia dietro a sé», ha concluso.