Lezione di Arbore a Fazio & Co: “Lavorare in Rai è un valore che prescinde dai girotondi politici”

14 Ago 2023 18:54 - di Federica Argento
Arbore Fazio

Una bella intervista a Renzo Arbore a tutto tondo sul Fatto Quotidiano riserva una bella strigliata ai “martiri”di Rai 3, Fazio, Annunziata, Berlinguer. La domanda è tendenziosa e presuppone che con il centrodestra la Rai si sia “melonizzata” e desertificata. “Da tempo quella Rai2, la tua rete, non esiste più; mentre da quest’anno non esiste più la Rai3 rete storica della sinistra. Secondo te Fazio, Annunziata, Berlinguer hanno fatto bene ad andarsene?”.

Rai, Arbore: “Fazio, Annunziata, Berlinguer hanno sbagliato ad andarsene”

La risposta di Arbore giunge probabilmente inaspettata all’interlocutore. “No, non credo che abbiano fatto bene, lo dico da persona rimasta sempre fedele alla Rai. Tutti siamo liberi di accettare altre offerte. Ma credo che lavorare per il servizio televisivo pubblico sia un valore a sé stante, che dovrebbe prescindere dai girotondi politici. Se posso esprimere un desiderio,  è veder valorizzato il repertorio della Rai”. Arbore è un artista che ha fatto della serietà professionale uno stile. E la sua fedeltà alla Rai si è nutrita di qualità. Altro che “girotondi” politici, come li chiama lui. Altro che “piagnistei”. Lui è sempre stato un artista propositivo, che ha sempre pensato al “prodotto” e alla qualità del servizio pubblico. Tutto il resto sono chiacchiere e polemiche. Per questo le sue parole nei confronti di chi ha invocato il “martirio” immolandosi alla libertà suonano come un bella lavata di testa.

Arbore e i 100 anni della radio

Arbore ha  parlato a lungo della sua carriera, dei suoi rapporti con Fellini, dei film di cui ha curato la regista, prima di dedicarsi anima e coropo alla musica. E proprio perché è uno che guarda avanti pensa a celebrare degnamente il prossimo 2024 in cui cadono i 100 anni della radio e i 70 anni della televisione. E lui è già pronto a dare il suo contributo- anticipa al Fatto-.  “Per Rai Cultura sto lavorando a una serie che è una scelta e una rilettura dei miei programmi musicali; infatti si intitola Appresso alla musica”. Che vuol dire? “È quello che mi diceva il mio papà: ‘Invece di studiare, tu vai appresso alla musica…'”.

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