Il club dei Brics punta ad una moneta unica alternativa al dollaro. E aprirà a nuovi Paesi

22 Ago 2023 12:12 - di Redazione

Quindici Paesi, rivela il Financial Times il giorno in cui a Johannesburg si apre il vertice dei Brics, hanno già bussato alle porte della Nuova banca di sviluppo, l’istituto finanziario del club di cui fanno parte, come capofila, Brasile, Russia, India, Cina e Sudafrica che vuole ridurre la dipendenza dal dollaro nel mondo, e sono in attesa di una risposta di accoglimento.

Ft riporta le dichiarazioni della presidente della Nuova banca di sviluppo, Dilma Roussef, secondo cui la banca intende, proprio per ridurre la dipendenza dal dollaro, iniziare a concedere prestiti nella valuta sudafricana e in quella brasiliana, anche per promuovere un sistema finanziario internazionale più multipolare.

“Ci aspettiamo di concedere prestiti tra gli 8 e i 10 miliardi di dollari quest’anno”, ha dichiarato Rousseff in un’intervista al quotidiano britannico.

“Il nostro obiettivo è di coprire circa il 30% di tutto ciò che prestiamo con la valuta locale”.

La Banca di sviluppo emetterà, quindi, prestiti in rand in Sudafrica e farà “la stessa cosa in Brasile con il real. E anche in rupie”. D’altra parte la  banca eroga già prestiti in yuan cinesi.

Rousseff ha anche dichiarato che l’istituto di credito, che ha sede a Shanghai, approverà l’ingresso di quattro o cinque nuovi Paesi fra i quindici che hanno fatto domanda.

Pur non precisando di quali Paesi si tratti, ha affermato che è una priorità per la banca di sviluppo diversificare la propria rappresentanza geografica.

Sono più di 30 i Paesi che hanno confermato la partecipazione al summit sotto lo slogan “Brics e Africa” con il focus su crescita, sviluppo sostenibile e “multilateralismo inclusivo”.

Il presidente cinese Xi Jinping è arrivato nelle scorse ore a Johannesburg così come il brasiliano Luiz Inácio Lula da Silva.

Presente anche il premier indiano Narendra Modi, che poi dal Sudafrica si sposterà in Grecia, oltre al presidente sudafricano Cyril Ramaphosa.

Il leader russo Vladimir Putin è rappresentato dal ministro degli Esteri, Sergei Lavrov, ma parteciperà comunque in videoconferenza ai lavori che per la prima volta dalla pandemia di Covid-19 si tengono in presenza.

I Brics rivendicano di rappresentare insieme il 42% della popolazione mondiale e il 24% del Pil mondiale.

Al vertice sono stati invitati anche 67 alti rappresentanti di Paesi africani e del Sud Globale, 20 rappresentanti di organizzazioni, Nazioni Unite e Unione Africana comprese.

“I Brics hanno portato avanti un’agenda forte di cooperazione in vari settori – ha detto il premier indiano. – Apprezziamo il fatto che siano diventati una piattaforma per parlare e decidere su questioni di interesse per l’intero Sud Globale, compresi l’imperativo dello sviluppo e la riforma del sistema multilaterale”.

Due gli obiettivi del club dei Brics oltre all’ingresso di altri Paesi: una moneta unica, alternativa al dollaro, proposta dal brasiliano Lula, e, poi, la proiezione verso l’Africa dove Cina e Russia già la fanno da padroni.

Il primo summit dei Brics risale al 2009. Erano in quattro, i Bric, poi l’anno successivo entrò nel gruppo il Sudafrica. Adesso, secondo il Sudafrica, sono 22 i Paesi che hanno espresso formalmente interesse a unirsi al blocco, compresi Argentina, Messico, Iran, Arabia Saudita, Emirati Arabi Uniti, Egitto, Nigeria e Bangladesh.

 

Commenti

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  • Orano 23 Agosto 2023

    L’unione mondiale non si crea cercando di spaccare in due il pianeta con sistemi economici e monetari diversi, bensì dialogando e magari creando una nuova moneta mondiale.
    Chi inneggia al grano facile per i paesi poveri e spinge fortemente per dividere il mondo in opposte tribù proprio come al tempo delle invasioni barbariche, sta preparando un conflitto mondiale di proporzioni devastanti.

  • Maurizio 22 Agosto 2023

    fanno…. non bene…. di più.!!!