False partite Iva, il Codacons sta con il governo e denuncia gli evasori alla Corte dei conti
Il governo è intervenuto di recente per chiudere le false partite Iva, meccanismo grazie al quale spesso si riesce ad evadere il fisco, con cifre consistenti. Oggi arriva l’esposto del Codacons alla Corte dei conti del Lazio. Lo fa sapere in una nota l’associazione dei consumatori, secondo la quale “si tratta di uno stratagemma diffuso in modo capillare sul territorio, con migliaia di casi negli ultimi anni e frequenti interventi della Guardia di finanza, cui ricorrono in particolare imprese e micro-imprese provenienti dall’estero (di origine cinese in primis)”. Il governo Meloni, di concerto con l’Agenzia delle Entrate, aveva chiuso migliaia di società fittizie proprio nelle scorse settimane.
“False partite Iva, un reato”
Nella nota, l’associazione dei consumatori sottolinea come si tratti di un “fenomeno che nasconde reati fiscali (elusione ed evasione contributiva) oltre ad altri illeciti, che causa enormi svantaggi competitivi a chi lavora in regola”. Nell’esposto dell’associazione si legge che ‘si potrebbero configurare profili ascrivibili al danno erariale da intendersi quale diminuzione di risorse con conseguente perdita e/o compromissione di beni e lesione economica a carico dell’Ente territoriale competente”.
“Effettuare indagini rigorose”
Il Codacons, nel presentare l’esposto alla Corte dei conti capitolina, evidenzia come ”appaia necessario e doveroso eseguire specifiche indagini del caso al fine di tutelare da un lato i diritti di quella collettività che ancora opera in maniera regolare e dall’altra tutte quelle pesanti ricadute sul tessuto produttivo del Paese che indirettamente ricadrebbero su tutti i contribuenti”. L’associazione dei consumatori chiede anche di avviare il necessario procedimento istruttorio e di monitoraggio. Carlo Rienzi, presidente nazionale del Codacons, ha affermato che ”è ora di finirla con la truffa delle finte partite Iva, chiuse entro l’anno per non pagare le tasse alla faccia di chi le tasse le paga puntualmente. Un fenomeno più diffuso e dannoso per la collettività di quanto si pensi, su cui occorre far luce per accertare danni all’erario pubblico” .