Donzelli: “La destra non si sta spaccando. Il Pd pretende di censurare più dei militari e dei tribunali”

23 Ago 2023 13:21 - di Alberto Consoli
Donzelli Pd

“La destra non si sta spaccando. Purtroppo in Italia abbiamo una sinistra illiberale che pensa di censurare più dei Tribunali e delle scelte stesse dei militari”. Giovanni Donzelli, responsabile organizzativo di Fratelli d’Italia, parla a Forte dei marmi in occasione della tappa della campagna del partito ‘L’Italia vincente’. L’esponente del partito del premier a muso duro ha dovuto ribadire alcuni concetti sul caso del Generale Vannacci. Le opposizioni cavalcano il filone come forsennati, come una clava. Nonostante da subito Donzelli, in un’intervista al Corriere della Sera, avesse ribadito l’assoluto rispetto dei ruoli che si è dimostratto in queta vicenda scatenata dal libro “Il mondo al contrario”. Non c’è alcuna spaccatura interna nella destra:

Donzelli: “Crosetto ha fatto quel che deve fare un buon ministro”

Crosetto da ministro ha fatto quello che doveva fare come deve fare un buon ministro: cioè ha chiesto, da uomo delle istituzioni, agli organismi militari di verificare se le cose dette da Vannacci erano o no un’infrazione del regolamento militare. Crosetto ha fatto il suo dovere. Qualcuno ha fatto anche degli esposti, quindi sarà la magistratura che valuterà se Vannacci ha fatto o no dei reati”.

Caso Vannacci, Donzelli: Il Pd pensa di poter decidere più di magistrati e militari”

Precededentemente vari esponenti di FdI – in primis il capogruppo a Montecitorio Tommaso Foti erano stati chiari sull’argomento: “Decide lo Stato maggiore non la politica. Chi rappresenta il Paese deve sentire la responsabilità”. Lo stesso ministro della Difesa Crosetto intevistato dal Corriere aveva spiegato di avere agito da ministro e aveva detto di non sentirsi affatto “solo”. Dunque a sinistra continuano a strepitare, il che evidenzia il nervo scoperto che soprattutto il Pd rivela ogni giorno di più. Le parole spese nel dibattito politico dai principali protagonisti della vicenda Vannacci non sono sufficienti per il partito della Schlein . “Per il Pd – attacca Donzelli parlando con l’Adnkronos – non basta. Quindi abbiamo scoperto che in Italia c’è un partito che pensa di poter decidere più della magistratura e all’interno degli organismi militari più dei dipartimenti militari: questo in democrazia non può esistere. Se ne occupa il ministro con i militari; se ne occupa eventualmente la magistratura. Dunque, non esiste che il Pd”  pretenda “più potere di censurare della magistratura e dei militari. Questo lo combatteremo sempre. Questa spocchia e questa arroganza della sinistra di poter decidere cosa si può leggere e cosa non si può leggere. Cosa si può scrivere e cosa non si può scrivere è inaccettabile e insostenibile”.

“Difenderò la libertà di espressione soprattutto di chi la pensa diversamente da me”

Ha ribadito Donzelli: “Difenderemo sempre la libertà di espressione, nel rispetto della legge, di chiunque. Non ho nemmeno letto il libro”. Perché vale il principio. “Ho difeso e difenderò la libertà di espressione soprattutto di chi la pensa diversamente da me. A prescindere dai contenuti, perché noi difendiamo la libertà sempre e comunque. A sinistra invece difendono solo la libertà loro o degli altri di dire esattamente le stesse cose che pensa la sinistra e questo noi non lo accettiamo”. Il discorso si rivolge poi all’emergenza immigrazione. Anche su queto tema abbiamo un Pd “bipolare”. “I sindaci del Pd provano a fare campagna elettorale utilizzando gli immigrati per ritagliarsi uno spazio di visibilità- attacca Donzelli-. Tutte le Regioni guidate dal Pd hanno rifiutato lo stato d’emrgenza. Che era uno strumento per dare la possibilità di governare bene il fenomeno sul territorio e l’accoglienza. A volte viene anche il dubbio che alcuni sindaci stiano facendo queste proteste con l’obiettivo di dare una mano a qualche cooperativa che vuole lucrare sull’immigrazione. Perché poi quando si arriva a stringere, i sindaci chiedono più soldi per chi si occupa di accoglienza. Il dubbio viene sempre che ci sia qualche cooperativa amica che non è soddisfatta e vuole alzare il prezzo”. “Noi -ha aggiunto- non vogliamo fare né business né speculazione politica, noi vogliamo dare le risposte che servono agli italiani”.

Caro- benzina, Donzelli: “Il governo ha evitgato la speculazione. Con Draghi prezzi più alti”

Si arriva al caro benzina: “Il governo – spiega Donzelli- ha evitato che miliardi di soldi pubblici finissero in questi mesi alla speculazione che poteva esserci sul prezzo della benzina e del gasolio. In questi mesi la benzina è sempre stata a prezzi accettabili: adesso vedremo se si tratta di speculazione estiva. Se invece si tratta di un aumento stabile interverremo per sostenere gli italiani. E lavoreremo per diminuire le accise quando ci saranno le condizioni per farlo. I prezzi sono più bassi di quando c’era il governo dei migliori; di quando nessuno si lamentava a sinistra perché erano al governo e c’era Draghi. Conte ha pubblicato la foto di quando erano loro al governo e i prezzi erano notevolmente più alti”.

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