Addio ad Antonella Lualdi, raffinata signora del cinema italiano. Lavorò con i più grandi registi
È morta l’attrice Antonella Lualdi, bellezza raffinata del cinema italiano, popolarissima negli Anni ’50 e ’60. Aveva 92 anni ed era ricoverata in un ospedale fuori Roma. I funerali si terranno nella Capitale, sabato prossimo, alle 15, nella chiesa di Santa Chiara a piazza dei Giuochi Delfici. Iniziò la carriera cinematografia prestissimo, all’età di 19 anni, ancora minorenne. Nel 1949 si diventava maggiorenni a 21 anni. Debuttò con il film ‘Signorinella’ che le regalò un immediato successo. Un successo duraturo, visto che ha concluso la sua carriera artistica nel 2007, a 76 anni con gli episodi tv del ‘Commissario Cordier’. Libanese di nascita con padre italiano e madre greca era nata il 6 luglio del 1931 a Beirut, dove il papà ingegnere era impegnato a progettare la costruzione di un ponte.
Morta Antonella Lualdi, lavorò con i più grandi registi
Subito dopo il primo film – ricostruisce nel suo ritratto l’Adnkronos- sul set del suo secondo lungometraggio, ‘Canzoni per le strade’ del 1950, conosce l’attore Franco Interlenghi, l’uomo della sua vita, che nel 1953 conquisterà il successo con il film ‘I vitelloni’ diretto da Federico Fellini: i due attori nel 1955 si sposano e dalla loro unione nasceranno due figlie: Antonella Interlenghi anche lei attrice e Stella. Una carriera intensa quella di Antonella Lualdi, al ritmo di tre o quattro film l’anno: fra i tanti, ‘Miracolo a Viggiù‘ nel 1951, ‘Il cappotto’ di Alberto Lattuada del 1952, ‘La cieca di Sorrento’ nello stesso anno. E poi, ancora titoli molto popolari: ‘Gli uomini che mascalzoni’ del 1953, ‘Cronache di poveri amanti’ di Carlo Lizzani del 1954; ‘Gli innamorati’ di Mauro Bolognini del 1955, ‘I giorni più belli’ di Mario Mattoli del 1956; ‘Padri e figli’ di Mario Monicelli del 1957, ‘Giovani mariti’ del 1958 e ‘La notte brava’ nel 1959 nuovamente diretta da Bolognini; ‘A doppia mandata’ di Claude Chabrol dello stesso anno; ‘Se permettete parliamo di donne’ di Ettore Scola del 1964, ‘Un caso di coscienza’ del 1970; ‘Zero in condotta’ del 1983, ‘Una spina nel cuore’ di nuovo con la regia di Lattuada nel 1985. Titoli importanti della storia del cinema italiano, diretta da mostri sacri della regia.
Antonella Lualdi, il ritorno di popolarità in tv negli anni Novanta
Antonella Lualdi non disdegnò neanche di comparire, fotografata in nudi artistici a 48 anni, sull’edizione italiana di ‘Playboy’. Non mancarono la musica e la televisione nella sua carriera. In tv negli anni Novanta ritrovò una certa popolarità con la serie televisiva francese Il commissario Cordier, in cui interpretava la moglie italiana del protagonista.
Sangiuliano: “Scompare una grande protagonista del firmamento cinematografico”
“Con la scomparsa di Antonella Lualdi perdiamo una splendida interprete del grande schermo dagli Anni Cinquanta fino all’inizio del Terzo Millennio. Una carriera di successi, al fianco dei più grandi registi e attori della commedia italiana, fanno dell’attrice, venuta a mancare oggi, una delle protagoniste del firmamento cinematografico italiano”. Lo ha affermato in una nota il Ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano.
L’omaggio della Rai
Rai Movie ha deciso di rendere omaggio ad Antonella Lualdi, mandando in onda questa sera alle 22.50 il film ‘Cronache di poveri amanti’, diretto da Carlo Lizzani nel 1954 e tratto dall’omonimo romanzo di Vasco Pratolini, che vede fra gli interpreti anche Marcello Mastroianni Anna Maria ferrero e Gabriele Tinti. La storia è ambientata a Firenze, nel 1925. Via del Corno, fra Palazzo Vecchio e Santa Croce, fa da sfondo alle vicende di un’animata galleria di personaggi, tra povertà e ambizione, fascismo e antifascismo. Antonella Lualdi interpreta la protagonista Milena, “un ruolo potente e complesso, perfetto per valorizzare le sue doti d’interprete e anche la sua bellezza, qui esaltata dal raffinato bianco e nero del direttore della fotografia Gianni Di Venanzo”, come si sottolinea nella nota della Rai.