Addio a Peppino Gagliardi, mito della musica napoletana. Il tributo degli Abba: “Ci ha ispirati” (video)
È morto a 83 anni il musicista e cantautore napoletano Peppino Gagliardi. A darne la notizia, con un post sui social, l’amico musicista Gianni Aterrano. Nato nel quartiere Vasto del capoluogo partenopeo, il 25 maggio del 1940, Peppino Gagliardi divenne un simbolo di Napoli conosciuto in tutto il mondo. L’apice della carriera negli anni Settanta, con brani come “Settembre”, “Gocce di Mare” e “Ti amo così”, ancora oggi dei classici. Di lui si contano anche 5 partecipazioni al Festival di Sanremo, con due secondi posti.
L’artista napoletano aveva estimatori in tutto il mondo. In una intervista a Panorama del luglio 2010, Benny Anderson, fondatore degli Abba, ha dichiarato che i suoi modelli erano stati i Beatles e la musica melodica italiana di fine anni Sessanta e inizio anni Settanta, con riferimenti allo stesso Peppino Gagliardi e Nicola di Bari.
L’annuncio della morte su Facebook
Gagliardi viveva da tempo a Roma, la notizia della sua scomparsa è stata data ieri sera dal musicista Gianni Aterrano con un post su Facebook. Con il suo timbro inconfondibile è stata dunque la voce dei primi anni 70 con brani come ‘Settembre’ e ‘Gocce di mare’. Noto per il suo stile raffinato, Gagliardi ebbe il suo primo vero successo 60 anni fa con ‘Tamo e t’amero’.
Tre le sue partecipazioni al Festival di Sanremo, dove nel 1969 portò in gara ‘Se tu non fossi qui’ che poi sarà cantata anche da Mina, e dove arriverà secondo con ‘Come le viole’. Interprete iconico di un’epoca e delle sue lunghe estati, Gagliardi ha portato al successo molti brani rimasti classici da ‘Che vuole questa musica stasera’, nella colonna sonora del film ‘Profumo di donna’ di Dino Risi, a ‘Sempre Sempre’. Definito ‘cantore dell amore nevrotico”. suonava molti strumenti tra i quali la fisarmonica ed è stato ammirato anche fuori dall’Italia con le sue interpretazioni apprezzate appunto da tanti artisti all’estero, dagli Abba ad Alvaro Soler.
Peppino Gagliardi viveva a Roma da oltre 50 anni
Gagliardi animò anche le pagine del cronaca rosa per la sua tormentata storia d’amore con la cantante e attrice Angela Luce. «L’ho amato da impazzire, grande artista, uno dei migliori, anche se devo ammettere che mi ha fatto soffrire …», ha raccontato in un’intervista al Mattino la cantante partenopea.
Le cronache ricordano anche un Festival di Sanremo del 1966, quando “miracolato” da un ripescaggio delle giurie, Peppino Gagliardi cantò la seconda sera, tenendo un rosario tra le mani. Arrivò nono. Tuttavia la sua canzone, firmata da Carlo Alberto Rossi e intitolata Se tu non fossi qui, lo cantava in abbinata con l’americano Pat Boone, (interprete della celeberrima Speedy Gonzales). Quella stesa canzone, nella versione diì Mina diventò poi un successo straordinario.