Salta la ministra della Giustizia neozelandese perché ubriaca al volante. Era l’astro nascente della sinistra
L’astro nascente dei laburisti locali, la ministra neozelandese della Giustizia Kiri Allan, ha rassegnato le dimissioni dopo essere rimasta coinvolta ieri in un incidente stradale, essere accusata di “guida incauta” e di resistenza per essersi rifiutata di accompagnare un agente di polizia dopo essere risultata positiva al test dell’alcol.
Ad annunciare le dimissioni di Kiri Allan è stato il primo ministro di Nuova Zelanda, Chris Hipkins, citato dai media. L’incidente è avvenuto alla Evans Bay Parade di Wellington, la capitale della Nuova Zelanda, domenica intorno alle 21 ora locali, ha spiegato Hipkins, ripreso dalla Cnn, aggiungendo che la ministra è stata presa in custodia durante quattro ore e poi rilasciata con un mandato di comparizione in tribunale. In una dichiarazione ai media Allan ha spiegato di aver “affrontato una serie di difficoltà personali” nelle ultime settimane.
“Mi sono presa una pausa per affrontarle e credevo di essere riuscita a destreggiarmi tra queste sfide e la pressione di essere un ministro”, ha detto citata dalla Cnn. “Le mie azioni di ieri dimostrano che non stavo bene e ho deluso me stessa e i miei colleghi”. La ministra di Giustizia era considerata fino a ieri tra i contendenti in lizza per succedere all’ex primo ministro Jacinda Arden, che si è dimessa a febbraio. Ora ha dichiarato che si prenderà tempo “per considerare il mio futuro in politica”.
Appartenente alla minoranza maori, dichiaratamente omosessuale, Allan veniva considerata il possibile primo leader proveniente dalla comunità indigena Maori, l’etnia polinesiana che costituisce circa il 17% della popolazione neozelandese. Secondo il sito Sbs, la Nuova Zelanda vanta il primato di parlamento “più queer” del mondo, con i membri LGBTIQ+ che costituiscono il 10% dei suoi eletti.