Partiti 169mila sms dell’Inps: “Il suo reddito di cittadinanza è stato sospeso”. Proteste a Napoli

28 Lug 2023 16:37 - di Giovanni Pasero

«Domanda di reddito di cittadinanza sospesa come previsto dall’articolo 48 del decreto legge 20/23 in attesa eventuale presa in carico dei Servizi sociali»: è il testo inviato dall’Inps tramite Sms a 169mila percettori di reddito di cittadinanza che, con la riforma dello strumento varata dal governo Meloni, hanno perso il diritto all’assegno.

Centinaia di persone dopo aver ricevuto l’sms sullo stop all’erogazione del Rdc hanno protestato e chiamato l’Inps di Napoli e della provincia. Nella mattinata, alla sede Inps di via De Gasperi, a Napoli, due persone hanno avuto un alterco con i vigilantes all’ingresso.

Arriva il messaggio sms: ecco come cambia il reddito di cittadinanza

Chi ha perso il reddito di cittadinanza ed è ritenuto occupabile, cioè ha tra i 18 e i 59 anni di età, non ha persone disabili a carico e non ha minori a carico, potrà ricevere 350 euro al mese come supporto alla formazione al lavoro attraverso gli sportelli dei Centri per l’Impiego e l’Inps. Ricevono ancora il reddito di cittadinanza fino a dicembre le persone che hanno a carico dei minori, che sono ultrasessantenni e che hanno nel nucleo familiare delle persone disabili. Queste persone dal primo gennaio 2024 riceveranno un contributo non inferiore a 480 euro, sempre su segnalazione del Centro per l’Impiego attraverso una piattaforma che metterà in collegamento Centri per l’Impiego e Servizi sociali.

In un anno le richieste di reddito di cittadinanza si sono dimezzate

Nei primi sei mesi del 2023 le richieste di reddito e Pensione di cittadinanza crollano rispetto allo stesso periodo del 2022 passando da 899.338 a 486.190 con un calo del 45,94%. E’ quanto emerge dall’Osservatorio Inps sul reddito e la Pensione di cittadinanza secondo il quale nei primi cinque mesi le domande erano state 432.758. A giugno, salvo revisione dei dati con nuove domande ancora non lavorate, le domande quindi dovrebbero essere poco più di 53mila.

A Napoli denunciati altri 23 detenuti che percepivano indebitamene il Rdc

Proprio in queste ore il Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Napoli, al termine di indagini coordinate dalla Procura di Nola, ha dato esecuzione a un decreto di sequestro preventivo nei confronti di 23 persone che percepivano indebitamente il Reddito di Cittadinanza. In particolare, i finanzieri della Compagnia di Casalnuovo di Napoli, a seguito di mirate attività investigative eseguite confrontando le informazioni pervenute dalla Casa Circondariale di Secondigliano con le risultanze delle banche dati INPS, hanno riscontrato che 23 soggetti, tra detenuti e componenti del proprio nucleo familiare in stato detentivo, beneficiavano del contributo, omettendo di dichiarare tale condizione cautelare. I finanzieri hanno così ricostruito l’indebita percezione del beneficio per oltre 207 mila euro. Le somme sono state sottoposte a sequestro finalizzato alla confisca.

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