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Murale di Berlusconi

Murale di Berlusconi, l’autore dopo gli sfregi: chi s’accanisce sul Cav morto è solo un codardo

Cronaca - di Prisca Righetti - 15 Luglio 2023 - AGGIORNATO 15 Luglio 2023 alle 19:27

La tormentata storia del murale che lo street artist AleXandro Palombo ha dedicato a Silvio Berlusconi registra un accanimento che lo stesso autore del trittico sul Cav non ha esitato a definire un «segnale di impoverimento culturale». E la grande scritta “Pregiudicato” che ieri appariva sulla targa toponomastica che il Cavaliere ha sottobraccio nell’opera realizzata dall’artista – deturpandone anche l’ultimo tassello del mosaico pop in 3 parti – non è altro che l’ennesima dimostrazione. La firma su un raid vandalico a più riprese, mirato a sfregiare persino un omaggio iconografico tributato al padre nobile di FI a un mese dalla sua scomparsa.

Murale di Berlusconi vandalizzato fino all’ultimo: parla il suo autore

«Pare che ci sia qualcuno che oltre a litigare con se stesso, ami farlo anche con i muri. E non si rassegni neanche davanti all’assenza di Berlusconi», ha commentato con l’Adnkronos Palombo, autore del trittico Self-Made man dedicato al Cav. Un’opera presa di mira ad ogni nuova installazione, dalla prima all’ultima apparsa in Via Volturno, di fronte alla casa natale di Berlusconi. «Vandalizzarlo o attaccarlo da morto resta solo un grandissimo atto di codardia», ha contrattaccato l’artista. Osservando anche che, «evidentemente, la sua ombra continua ad essere più viva di prima»…

«Evidentemente, la sua ombra continua ad essere più viva di prima»

Non solo. Proseguendo nella sua dissertazione, all’agenzia di stampa Palombo non manca di sottolineare che «queste crepe sociali che sgorgano odio denotano solo isolamento e abbandono». Rappresentano «una mancanza di civiltà che mette in luce gli aspetti più oscuri e fragili di Milano». E «ci obbligano ad una profonda riflessione su cosa stia diventando questa città». Una realtà che «non è più un luogo importante come lo era vent’anni fa per i talenti. Per la libertà di espressione. Il confronto, la creatività, l’arte e la bellezza». Bensì, sembra  indicare l’artista, un luogo in cui dibattito e riflessione finiscono per tracimare e degenerare sempre più stesso in un’azione di demonizzazione e vandalizzazione.

Murale di Berlusconi deturpato a più riprese: gli sfregi «segno dello stato in cui versa Milano»

Certo Palombo non si arrende. Così come ha reagito con nuove opere fin dalla prima rimozione. E dopo ogni raid vandalico contro la sua opera. «I gesti offensivi – si legge in una nota, non a caso – non rispecchiano il sentire collettivo che si respira tra la gente del quartiere Isola. Gente che, al contrario, rivendica l’operato dell’artista e il suo spirito di libertà che tende alla coesione».

La vandalizzazione dell’opera pop come indicatore sociale

Tanto è vero che, come sottolinea l’Adnkronos ancora oggi, «sono moltissime le persone che in questi giorni stanno facendo sentire la loro vicinanza a Palombo, anche su quei canali social che raggruppano gli iscritti di un quartiere che da sempre ha la sua connotazione a sinistra. Dal 1964 al 2004, infatti, Via Volturno ha ospitato la sede storica milanese del Partito comunista. Poi Pds. E infine Ds. Prevale il sentimento positivo contro ogni censura e a sostegno dell’arte e della libertà di espressione. E sono molti i commenti di coloro che apprezzano lo spirito dei murales, e il ritratto del Cavaliere nello stile pop e provocatorio che, da sempre, caratterizza l’arte di Palombo».

Murale di Berlusconi deturpato, «un brutto messaggio che ricade sull’immaginario della città»

Ciò nonostante, conclude l’artista, la vandalizzazione reiterata del murale dedicato a Berlusconi rappresenta «un termometro. Un indicatore sociale che ci dice lo stato di salute in cui versa Milano… Questo accanimento nei confronti dell’arte e nel distruggerla – conclude quindi Palombo – è un pessimo segnale che va avanti da mesi. Ed è un brutto messaggio che ricade sull’immaginario della città»…

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di Prisca Righetti - 15 Luglio 2023