Morto l’ex-segretario Dc ed ex-presidente del Consiglio, Arnaldo Forlani: una vita nella politica (video)

7 Lug 2023 9:35 - di Redazione

È stato l’ex-presidente del Consiglio più longevo, Arnaldo Forlani, morto ieri a 97 anni nella sua abitazione a Roma.

Nato a Pesaro, nelle Marche, l’8 dicembre del 1925, Forlani, è stato un esponente di primissimo piano della Democrazia Cristiana per 30 anni, fino agli inizi degli anni ’90 quando la Prima Repubblica venne spazzata via dal ciclone di Mani Pulite: era l’ultima lettera del Caf, il triumvirato Craxi-Andreotti-Forlani che ha dominato la scena politica italiana negli anni ottanta-novanta.

Presidente e vicepresidente del Consiglio dei ministri, ministro degli Affari esteri, ministro della Difesa e delle Partecipazioni statali, Forlani ha ricoperto il ruolo di segretario della Democrazia Cristiana nel quadriennio 1969-1973 e poi tra il 1989 e il 1992 quando Mani Pulite si abbattè sull’Italia e sulla politica: iconica l’immagine di lui, chiamato sul banco degli imputati a spiegare, incalzato da Di Pietro, il fenomeno delle tangenti nei partiti e ciò di cui egli era a conoscenza, da segretario della Dc, rispetto ai contributi illegali.

Dopo essere stato per molti anni il principale collaboratore di Amintore Fanfani nella corrente politica “Nuove Cronache“, la abbandonò agli inizi degli anni ’80 e fondò, con Antonio Gava e Vincenzo Scotti, la corrente “Azione Popolare” (o “Grande centro“) alla fine di quel decennio.

Nel corso della carriera politica Forlani è stato presidente del Consiglio dei ministri fra l’ottobre 1980 e il giugno 1981, ministro degli Esteri, ministro della Difesa e ministro delle Partecipazioni statali.

Quanto al ruolo di segretario della Democrazia Cristiana lo è stato dapprima nel quadriennio 1969-1973 e, poi, tra il 1989 e il 1992.

Parlamentare dal 1958 per 9 legislature (“beato lei”, gli disse durante l’interrogatorio Di Pietro che, poi, in effetti, entrerà in politica e fonderà un suo partito), Forlani fu nel 1992 candidato senza esito alla Presidenza della Repubblica.

Soprannominato dai cronisti parlamentari “Coniglio Mannaro”, dopo la sconfitta elettorale del suo partito si dimise da segretario della Dc e a succedergli fu Mino Martinazzoli.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

  • Paolo 7 Luglio 2023

    politicante da una vita, non dico alltro. In piu drmocristiano. Daiiiii…. su.

  • Vittorio Martemucci 7 Luglio 2023

    si chiude tristemente l’ epoca felice per i magistrati del 1992 ! Vorrebbero aprirne un’ altra.ma dopo i guai di Palamara e Davigo,NON hanno sostegno e consenso della Opinione Pubblica, ANZI….a DISPREGIO….