Mafiosi, la Chiesa non arretra: scomunica e nessuna indulgenza. “Vescovi in prima linea contro tutte le cosche”

7 Lug 2023 18:26 - di Paolo Cortese

La Chiesa scomunica i mafiosi, sul solco di quanto annunciato nove anni fa dal pontefice. “La Chiesa può essere pioniera contro la mafia e la corruzione. A tal fine, dovrebbero essere messi a disposizione strumenti adeguati dell’insegnamento ecclesiale, della pastorale e della cultura ecclesiale”. Lo ha detto il coordinatore del gruppo di lavoro sulla scomunica ai mafiosi, il filosofo politico Vittorio Alberti, in un video messaggio alla conferenza internazionale promossa a Berlino sull’azione della Chiesa di fronte alla criminalità organizzata, dalla Commissione tedesca Iustitia et Pax con circa 40 esperti , come riporta l’edizione tedesca di Vatican News. Dal 2019, il gruppo di lavoro di Alberti, costituito presso il Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale e di cui hanno fatto parte personaggi come il vescovo antimafia Michele Pennisi, il magistrato Giuseppe Pignatone, don Luigi Ciotti e Rosy Bindi, sviluppa prospettive nell’autorità vaticana per uno sviluppo olistico nella lotta contro gli effetti delle strutture mafiose. Nell’ottobre 2021, il gruppo ha consegnato una relazione a Papa Francesco. “I gruppi mafiosi che usano la violenza e le minacce per produrre sottomissione e silenzio – ha spiegato Alberti – non si limitano all’Italia. I problemi della mafia e della corruzione devono essere considerati insieme alla dimensione religiosa. Storicamente, la dimensione religiosa è stata il fattore identitario dei principi e dei simboli su cui si sviluppa la mafia”.

Quei rituali sacrileghi e il proclama di Bergoglio a Sibari

Alberti ha ricordato i rituali di iniziazione dei membri, le invocazioni di santi o feste e le processioni a volte finanziate dai clan.” Esistono anche forme di tolleranza da parte di alcuni rappresentanti del clero”. Alberti ha chiesto che” i vescovi siano protetti dalla dottrina della Chiesa e dal diritto canonico per non essere soli nella loro lotta contro le strutture mafiose e ha lamentato come l’argomento sia stato ampiamente ignorato nella Chiesa. Non si trova né nei documenti di insegnamento ecclesiastico né nel diritto ecclesiastico. Il fatto che papa Francesco abbia proclamato la scomunica dei mafiosi nella spianata di Sibari nel 2014 è un’occasione storica”. Papa Francesco nel 2014 a Sibari, in provincia di Cosenza, davanti a 250 mila persone scomunicò i mafiosi dicendo: “Mai più bimbi vittime di tali atrocità, mai più vittime della ‘ndrangheta” .

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