L’inflazione cala, l’Istat smentisce i gufi. I numeri confermano che il governo è sulla strada giusta
Buone notizie dall’Istat su inflazione e caro carrello. I numeri smentiscono i profeti di sventura di quanti dall’opposizione sembrano tifare per il tanto peggio, tanto meglio. L’istituto centrale di statistica conferma il progressivo rallentamento del tasso. Che è fortemente influenzato dalla dinamica dei prezzi dei beni energetici in forte calo. A giugno 2023, infatti, si stima che l’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (Nic), al lordo dei tabacchi, registri una variazione nulla su base mensile e un aumento del 6,4% su base annua, da +7,6% nel mese precedente. Si conferma in sostanza la stima preliminare. In discesa il caro prezzi, va meglio per le famiglie con minore capacità di spesa. Tutto questo dimostra che il governo Meloni sta agendo sui punti cruciali. La frenata dell’inflazione è un risultato rilevante.
FdI: il governo è sulla strada giusta
Il governo è sulla strada giusta, rimarca con soddisfazione Alessandro Urzì di Fratelli d’Italia alla lettura dell’ultima fotografia dell’Istat. «Si tratta di una netta decelerazione dovuta anche al forte calo dei prezzi dei beni energetici. Inoltre, rallenta ulteriormente l’inflazione di fondo e, soprattutto, la crescita dei prezzi del “carrello della spesa”. Questi numeri sono l’ennesima conferma della bontà del lavoro del governo Meloni per calmierare i prezzi – commenta il capogruppo di FdI in commissione Affari costituzionali – per andare incontro alle esigenze economiche di famiglie e imprese. La strada è tracciata e l’inversione di tendenza rispetto ai governi precedenti è palese a tutti».