Fisco, Leo: tregua non pace. Non è un condono. L’imposta va pagata tutta ma le sanzioni hanno raggiunto il 240 per cento
La lotta all’evasione si farà anche utilizzando strumenti come l’intelligenza artificiale dopodiché il patto che il governo Meloni vuole mettere in atto con i cittadini per quel che riguarda il Fisco è meglio chiamarlo tregua fiscale più che pace, sostiene il viceministro dell’Economia Maurizio Leo. Che, intervenendo in collegamento al convegno ‘La sfida democratica’ organizzato da Aspen Institute Italia con Assolombarda, ha colto l’occasione per scusarsi di non aver partecipato di persona: “oggi abbiamo avuto una giornata un pochino burrascosa per la votazione alla Camera”.
“Abbiamo avuto – ha spiegato Leo – delle difficoltà perché molti colleghi residenti a Catania non sono riusciti a venire”.
“Il provvedimento della delega fiscale, che è stato già approvato dalla Camera ed oggi all’esame del Senato, siamo abbastanza confidenti di approvarlo in via definitiva prima della chiusura del Parlamento per la pausa estiva”, ha detto il viceministro dell’Economia.
Per quanto riguarda la pace fiscale, Leo ha detto che preferisce “chiamarla tregua, in vista delle riforma, che già oggi abbiamo all’attenzione e che dovrà essere gestita nei mesi di novembre e dicembre” evidenziando che “già ci sono dei provvedimenti in atto, perché la tematica della rottamazione e della definizione delle liti dovrà trovare poi uno sviluppo nei mesi successivi di ottobre e novembre, quando si dovranno pensare delle rate”.
Quindi “già esiste una disciplina concernente la pace fiscale”, ma – ha precisato il viceministro – “la cosa che mi preme sottolineare è che i provvedimenti che sono stati affrontati e che qualcuno definisce ‘condono’, tutto sono fuorché condono, perché l’imposta dev’essere pagata integralmente e le misure sono dirette solo a ridurre le sanzioni che oggi hanno assunto dei livelli sproporzionati, oltre al 240%, mentre negli altri Paesi europei non superano il 60%”, così “diamo una possibilità di ridurre nel corso del tempo questo debito”.
Quanto alla lotta all’evasione fiscale “la faremo in modo efficace ma con strumenti nuovi, con la fattura elettronica e l’intelligenza artificiale, per dire al contribuente quale è il suo reddito senza fare sconti a nessuno”, anticipa Leo.