Crédit Agricole in Italia, il Gruppo scende in campo a sostegno delle imprese
Il Gruppo Crédit Agricole in Italia scende in campo a sostegno delle imprese con strategie mirate e due nuove operazioni di investimento orientate allo sviluppo sostenibile del tessuto imprenditoriale italiano. Due operazioni complementari sono state concluse con successo dal Gruppo Crédit Agricole in Italia, che rilancia i suoi investimenti nel private equity italiano, con l’obiettivo di sostenere la crescita delle imprese italiane attraverso l’apertura di due nuovi fondi: Fondo Apei-Private Equity CA Italia e Ambition Agri Agro Investissement-Fondo del Gruppo Crédit Agricole.
Crédit Agricole in Italia a sostegno delle imprese
Con il Fondo Apei-Private Equity CA Italia, Fia italiano riservato con un target size di 100 milioni di euro, il Gruppo intende investire in aziende di medie dimensioni, per accompagnarle nel loro sviluppo. Consolidamento. Internazionalizzazione e ricambio generazionale. Questo strumento valorizza anche lo sfruttamento delle sinergie tra le entità del Gruppo Crédit Agricole in Italia, grazie alla partecipazione di Crédit Agricole Italia, Crédit Agricole Vita e Amundi SGR, che sarà anche il gestore del Fondo.
Strategie, fondi e nuove operazioni d’investimento
Gli investimenti del Fondo Apei avranno un approccio generalista in settori diversificati e saranno rivolti a medie imprese non quotate con fatturato indicativamente compreso tra 10 e 250 milioni di euro, caratterizzate da buona redditività e solidità patrimoniale. Con particolare riguardo a quelle eccellenze italiane attive nei territori di riferimento, che hanno individuato un chiaro progetto di crescita e sviluppo del proprio business. Sia per linee interne che esterne. E che necessitano di un’iniezione di capitale, anche per sostenere il ricambio generazionale.
Approccio d’investimento e sfide della transizione agricola e agroalimentare
Grazie al Fondo Ambition Agri Agro Investissement, Crédit Agricole Italia aderisce all’iniziativa volta ad effettuare investimenti nel capitale di aziende, sia francesi che italiane, operanti nel settore agroalimentare. L’obiettivo è quello di sostenere le imprese con un approccio di investimento responsabile e differenziante, che affronti le sfide della transizione agricola e agroalimentare. E di rendere il settore ancora più competitivo e rispettoso della biodiversità, preservando le risorse naturali dai cambiamenti climatici. Il fondo ha una dotazione di 300 milioni di euro. E punterà a investire fino a un terzo del totale delle risorse raccolte in Italia.
Forme d’investimento e settori d’intervento
Il gestore del fondo è Idia Capital Investissement, società di private equity controllata dal Gruppo Crédit Agricole, con 2,2 miliardi di euro di asset in gestione in diversi settori di attività e oltre 110 società in portafoglio. Con 30 anni di esperienza come investitore nel settore agricolo e agroalimentare, e circa 50 aziende in portafoglio in questo settore, Idia Capital Investissement ha una vera e propria esperienza nel sostegno alle cooperative e alle aziende agroalimentari.
Il target di riferimento
Gli investimenti del Fondo saranno rivolti a medie imprese operanti nel settore agroalimentare. Selezionate sulla base di parametri di redditività e solidità patrimoniale, in fase di crescita o di sviluppo del proprio business. Imprese che abbiano individuato chiari obiettivi di transizione/ESG e dovranno soddisfare due criteri obbligatori relativi ai due pilastri “Contribuire alla transizione verso un’alimentazione a basse emissioni di carbonio” e “Preservare le risorse naturali”.
Sostegno e sviluppo delle imprese
«Con le due operazioni appena lanciate il Gruppo Crédit Agricole in Italia intende impegnarsi concretamente per orientare i capitali verso le imprese, per accompagnarle nel loro sviluppo e valorizzare l’innovazione sostenibile dell’intero tessuto imprenditoriale italiano – commenta Giampiero Maioli, Amministratore Delegato di Crédit Agricole Italia e Senior Country Officer del Gruppo Crédit Agricole in Italia –. Il nostro Paese sta attraversando una fase macroeconomica e di mercato in cui il settore del private equity, finalizzato al sostegno delle imprese non quotate, mostra un elevato potenziale. Gli stessi finanziamenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) per il settore privato. Oltre che gli accresciuti livelli di risparmio accumulati durante la pandemia, vantano importantissime potenzialità per sostenere gli investimenti di tipo innovativo e trasformativo sul tessuto imprenditoriale italiano».
Il profilo Crédit Agricole Italia
Il Gruppo Crédit Agricole, tra i primi 10 gruppi bancari al mondo con 11.5 milioni di soci, è presente in 46 Paesi tra cui l’Italia, suo secondo mercato
domestico. Qui opera con tutte le linee di business: dalla banca commerciale, al credito al consumo. Dal corporate & investment banking al private
banking e asset management. Fino al comparto assicurativo e ai servizi dedicati ai grandi patrimoni. La collaborazione tra rete commerciale e linee di
business garantisce un’operatività ampia ed integrata a 5,3 milioni di clienti attivi, attraverso 1.600 punti vendita e oltre 16.500 collaboratori. Con un
crescente sostegno all’economia pari a 96 miliardi di euro di finanziamenti.
Asset e servizi del Gruppo
Il Gruppo è formato, oltre che da Crédit Agricole Italia, anche dalle società di Corporate e Investment Banking (CACIB), Servizi Finanziari Specializzati
(Agos, CA Auto Bank), Leasing e Factoring (Crédit Agricole Leasing e Crédit Agricole Eurofactor), Asset Management e Asset Services (Amundi,
CACEIS), Assicurazioni (Crédit Agricole Vita, Crédit Agricole Assicurazioni, Crédit Agricole Creditor Insurance) e Wealth Management (Indosuez
Wealth Management in Italia e CA Indosuez Fiduciaria).