Trovato il corpo di Giulia Tramontano, il fidanzato confessa: ha tentato di bruciarne il corpo

1 Giu 2023 9:17 - di Roberto Frulli

È stato trovato questa notte dai carabinieri, in un’area verde abbandonata nell’abitato di Senago, dopo ore di ricerche, il cadavere di Giulia Tramontano, la ventinovenne, incinta al settimo mese, di cui il fidanzato convivente, Alessandro Impagnatiello, aveva denunciato la scomparsa domenica 28 maggio.

Ascoltato dal pubblico ministero nella notte nella caserma dai carabinieri di Senago, il comune del Milanese, ha confessato il delitto indicando dove trovare il corpo della giovane, rinvenuto in via Monte Rosa a Senago, non lontano dall’abitazione della coppia, nascosto in una intercapedine dietro un edificio che ospita alcuni box.

Impagnatiello dopo averla accoltellata, ha tentato di bruciare il corpo della compagna per far scomparire le tracce del delitto.

In questi giorni gli investigatori hanno battuto a lungo il parco delle Groane e anche il laghetto presente nell’area boschiva poi, ieri sera, la sezione investigazioni scientifiche dei carabinieri è entrata nell’abitazione della coppia, in via Novello, per effettuare i rilievi e accertamenti, alla ricerca di tracce e riscontri agli elementi già raccolti nei giorni scorsi. Nella notte, la svolta.

Pressato dalle domande degli investigatori, Alessandro Impagnatiello è crollato e ha confessato l’omicidio.

Secondo gli inquirenti quello del fidanzato di Giulia Tramontano, barman in un lussuoso albergo di Milano, sarebbe stato un “omicidio d’impeto“.

Almeno è questa la ricostruzione che prevale tra i magistrati che stanno cercando di mettere a fuoco quanto accaduto sabato 28 maggio quando Giulia Tramontano, incinta di sette mesi, incontra l’amante del compagno.

Che il 30enne barman avesse una doppia vita le due donne ne hanno certezza a partire “da aprile” poi proprio quella sera avviene l’incontro.

A volerlo è l’amante che non crede più alla versione del 30enne Alessandro Impagnatiello il quale continua a screditare la compagna e anche la sua gravidanza.

Durante quello che, probabilmente, dovrebbe essere un incontro chiarificatore, Giulia Tramontano prende contezza del castello di bugie dell’uomo che le dorme accanto.

Una presa d’atto che la 29enne potrebbe aver rinfacciato al compagno, il quale – una volta rientrati in casa – avrebbe reagito con violenza.

Per il momento, secondo gli inquirenti, l’amante è estranea a quanto accaduto, ma non si esclude che il 30enne possa essere stato aiutato nel trasportare fuori il corpo di Giulia Tramontano, il che spiegherebbe le tracce biologiche – probabilmente sangue – trovate in auto.

Un elemento che insieme alle imprecisioni e alle informazioni sbagliate rese nelle fasi della denuncia hanno portato il pm Alessia Menegazzo a iscrivere il 30enne per omicidio volontario, interruzione di gravidanza non consensuale e occultamento di cadavere.

Il fascicolo si è andato velocemente riempiendo di accertamenti, tabulati telefonici, decreti di sequestro di telecamere, pc e cellulari.

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