Sicurezza stradale, ricostruzione, misure per famiglie e imprese: tutte le novità dal Cdm. Meloni: “Avanti così”

28 Giu 2023 8:47 - di Redazione
sicurezza stradale

Dalla sicurezza stradale alla ricostruzione post alluvione, fino ala proroga delle misure a sostegno di famiglie e imprese per far fronte ai costi dell’energia. Sono interventi di primo piano e “in diversi ambiti” quelli approvati dal Cdm di ieri, che ha tra l’altro nominato il generale Figliulo commissario per la ricostruzione dei territori colpiti da eventi calamitosi e Fabio Panatta governatore di Bankitalia. “Avanti così, con misure concrete per la Nazione”, ha commentato su Facebook il presidente del Consiglio Giorgia Meloni, accompagnando il post con una locandina che anticipa le “importanti novità” del Cdm.

Le misure per famiglie e imprese contro il caro energia

Il governo ha deliberato la proroga, anche per il terzo trimestre del 2023, delle misure “a sostegno delle famiglie e delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, nonché in materia di termini legislativi”: Si tratta del bonus sociale elettrico e gas (per i clienti con Isee fino a 15.000 euro o fino a 30.000 euro per le famiglie con più di quattro figli); della riduzione dell’aliquota Iva al 5% per le somministrazioni di gas metano usato per combustione per usi civili e industriali; dell’azzeramento degli oneri di sistema relativi al gas naturale. “Inoltre, nelle more dell’adozione dei previsti provvedimenti attuativi – si legge nella nota di Palazzo Chigi – si prevede il differimento, al 30 settembre 2023, del termine per il versamento dell’imposta sostitutiva relativa agli utili e alle riserve di utili distribuite da società estere a soci fiscalmente residenti in Italia, per i soggetti per i quali il termine viene a scadere tra il 30 giugno 2023 e il 31 agosto 2023”.

Gli interventi per la ricostruzione post alluvione

Per la ricostruzione dei territori colpiti dall’alluvione, che comprendono non solo l’Emilia Romagna, ma anche Toscana e Marche, il governo ha istituito un Fondo per la ricostruzione e nominato Figliuolo commissario straordinario. In questo modo tutte le procedure, dalla programmazione delle risorse alla ricognizione e attuazione degli interventi necessari, tanto in ambito pubblico quanto in ambito privato, fino al monitoraggio sullo stato di avanzamento dei lavori, anche grazie all’istituzione della Cabina di coordinamento stabile che coadiuverà il commissario, potranno giovarsi di una regia organica e sinergica tra livello centrale e territoriale. Il governo, inoltre, in materia di ricostruzione ha presentato un disegno di legge quadro post calamità, che “definisce, in un quadro unitario, le procedure e le misure da adottare nei processi di ricostruzione successivi ad eventi calamitosi”.

La stretta sulla sicurezza stradale

Fra le misure attese e confermate in questo Cdm c’era poi la stretta sulla sicurezza stradale, che si accompagna alla delega per la revisione del codice della strada. “L’obiettivo delle norme è di migliorare la sicurezza stradale, rispettando, da un lato, le esigenze di mobilità dei cittadini, dall’altro, salvaguardando la vita umana e l’ambiente, assicurando al contempo un sistema sanzionatorio equo ed efficace”, si legge nella nota di Palazzo Chigi. Le nuove norme prevedono “la prescrizione assoluta” di bere alcolici per chi è già stato condannato per guida in stato di ebbrezza e l’utilizzo obbligatorio dell’alcolock, il dispositivo che impedisce di guidare se positivi all’alcol test; il divieto di mettersi alla guida in caso di assunzione di droghe, “con l’eliminazione della necessità che il soggetto sia colto in “stato di alterazione psico-fisica” derivante da assunzione di sostanze stupefacenti”; la possibilità per gli organi di polizia stradale di effettuare, qualora ne riscontrino la necessità, un prelievo di liquido salivare direttamente sul luogo del controllo stradale. In caso di incidente, poi, la polizia potrà, in situazioni in cui si sospetti l’uso di sostanze, impedire allo stesso conducente di continuare a guidare, ritirandogli la patente all’istante ed impendendogli di disporre del veicolo. Il governo ha introdotto, inoltre, misure per rendere più sicura la micromobilità, a partire dai monopattini elettrici per i quali si richiede tra l’altro “un contrassegno di riconoscimento”, e il rafforzamento delle norme anti-abbandono per i bambini con meno di 3 anni.

La semplificazione dei controlli per le imprese: si entra nell’era del “rapporto collaborativo”

Infine, tra le misure principali adottate dal Cdm, figurano anche interventi a favore della semplificazione dei controlli sulle imprese. “Tra i principi basilari a cui devono soggiacere tutti i controlli, sono individuati: il principio di coordinamento e trasparenza; la valutazione del rischio secondo linee guida definite dai Ministeri di settore per gli ambiti di controllo di rispettiva competenza; la fiducia e la proporzionalità”, ha chiarito il governo, che anche per le amministrazioni ha previsto che devono “garantire la riduzione dei costi, evitare duplicazioni e sovrapposizioni e recare il minore intralcio possibile al normale esercizio delle attività dell’impresa”. Inoltre, si legge ancora nella nota del governo, “i funzionari che svolgeranno il controllo dovranno avere un approccio collaborativo indicando, laddove rilevassero delle inadempienze agli obblighi e agli adempimenti previsti, il modo corretto di adempiere”.

“Gli esiti dei controlli dovranno confluire nel fascicolo informatico d’impresa. Si introduce un sistema di premialità per le imprese che a seguito del primo controllo risultino in conformità agli obblighi e adempimenti previsti. Il premio previsto è l’esonero da altri controlli per i successivi sei mesi”, ha spiegato ancora l’esecutivo, chiarendo che “si fa comunque salva la possibilità di controllo in presenza di situazioni ad alto rischio per la tutela della salute pubblica o dell’ambiente o in materia di sicurezza sul luogo di lavoro” e che “si disciplina anche il diritto delle imprese di essere sottoposte a controlli al fine di beneficiare dell’esonero o di una riduzione dell’eventuale sanzione prevista e si introduce l’errore “scusabile” quando, a seguito del controllo, viene rilevata la violazione in buona fede di obblighi e adempimenti meramente formali, che non ha arrecato alcun pregiudizio all’interesse pubblico tutelato”.

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *