Ron DeSantis a 36 immigrati: “volete andare in California?”. L’ira dei liberal Usa, buonisti se non tocca a loro

7 Giu 2023 15:05 - di Redazione

Con una delle sue oramai celebri mosse che gli hanno fatto rapidamente guadagnare la ribalta spianandogli la strada verso la corsa elettorale alla Casa Bianca nella competizione elettorale del 2024, il governatore della Florida e candidato repubblicano, Ron DeSantis, ha nuovamente messo in crisi il modello democratico statunitense del terzomondismo e i cortocircuiti buonisti di Biden e amici scaricando 36 immigrati in California, stato tradizionalmente di sinistra.

Lo aveva già fatto nel Maine, a Cape Code, buen retiro dei ricconi radical chic che, chiusi nelle loro megaville sulla penisola protesa nell’Oceano, tutto vogliono meno che veder ciabattare nelle stradine linde dei resort, senzatetto e immigrati.

Caricati con il miraggio di un lavoro e di una sistemazione su un volo charter, gli immigrati hanno firmato volontariamente  e sono poi stati portati a Sacramento, capitale della democratica California.

Una mossa che, secondo il governatore Gavin Newsom, potrebbe avere dei risvolti illegali, con possibili incriminazioni per sequestro di persona. Ma Ron DeSantis non è nuovo a questo genere di cose e sa benissimo il fatto suo, cosa può fare e cosa no.

“Il ricollocamento volontario della Florida è precisamente questo, volontario“, è la replica che arriva dalle autorità dello stato della Florida guidato dal candidato repubblicano alla Casa Bianca.

“Attraverso un consenso verbale e scritto, questi volontari hanno indicato la volontà di andare in California, ed è stato assicurato che questo avvenisse in modo sicuro”, ha dichiarato una portavoce dell’ufficio gestione emergenze.

Il procuratore generale della California fornisce una versione diversa dai fatti, sostenendo che i 36 immigrati arrivati sono stati reclutati di fronte ad un centro di accoglienza di El Paso, in Texas, con la promessa di un lavoro e non sapevano che sarebbero finiti a Sacramento dove sono stati “scaricati ed abbandonati”.

Alcuni di loro hanno appuntamenti fissati per l’asilo a Chicago, Denver e New York.

“Sono stati spostati come degli ostaggi politici“, ha aggiunto denunciando la “propaganda” di Ron DeSantis e spiegando che si sta indagando su possibili accuse di sequestro di persona, come aveva ventilato lo stesso Newsom nel tweet in cui ha definito DeSantis, con il quale si è riaccesa una vecchia faida, “un piccolo uomo patetico“.

Il governatore della Florida aveva già provocato polemiche lo scorso anno quando aveva trasportato 49 immigrati da San Antonio a Martha’s Vineyard, la famosa isola delle vacanze dei Vip liberal americani.

Ron DeSantis in questi giorni sta anche dando parecchio filo da torcere alle Big Tech, le Company del web – quasi tutte piazzate in California – con una Carta dei diritti digitali della Florida che, praticamente, impedisce di tracciare qualsiasi dato delle persone consentendo ai consumatori di esercitare i propri diritti in tema di raccolta dei dati personali, biometrici e di geolocalizzazione.

 

Commenti

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *