Morgan: «L’intelligenza artificiale fa paura, è necessario arginare i pericoli». E spiega perché
Morgan non usa mezzi termini: «L’Intelligenza Artificiale può far paura». Il cantautore e musicista l’ha detto a chiare durante la premiazione dei vincitori del Premio Giuseppe Turrisi, al Palazzo delle Esposizioni a Roma. «La tecnologia è importante, lo è anche nel mondo della musica. E il musicista stesso è uno strumento del progresso tecnologico, che si esprime attraverso il linguaggio musicale. Ciò che fa paura è come l’uomo utilizzerà l’Intelligenza artificiale (IA)».
Morgan e l’intelligenza artificiale
«Nella società attuale l’unica misura di realizzazione individuale sembra essere il raggiungimento di un elevato status economico, tralasciando quello etico e morale», ha specificato il cantautore. «Per questo gli uomini useranno l’Intelligenza Artificiale (IA), ma lo faranno male. Gli uomini più ricchi e desiderosi di accrescere il loro patrimonio e potere, impiegheranno l’Intelligenza Artificiale (IA) come loro esercito personale, per combattere in guerra contro altri uomini; E fa paura il fatto che secondo le previsioni è qualcosa che si verificherà potenzialmente entro due anni».
«Deve essere un aiuto all’essere umano»
A giudizio di Morgan, «l’intelligenza artificiale deve essere usata come aiuto e ausilio per l’essere umano e non come nemico. I governi, nel minor tempo possibile, dovranno provvedere all’introduzione di una regolamentazione per arginare i pericoli. La tecnologia rimane comunque un elemento importante per la musica perché consente di riprodurre cose difficilissime in un tempo minore».