Giorgio De Chirico, metafisica continua. Una mostra celebra il centenario del Surrealismo
La mostra “Giorgio de Chirico. Metafisica continua”, a Palazzo Sarcinelli di Conegliano (Tv) dall’11 ottobre al 25 febbraio prossimi, anticipa le celebrazioni del centenario del Surrealismo (1924-2024). Movimento di cui de Chirico fu eletto, a sua insaputa, capostipite dal fondatore André Breton. Per lui, come per altri surrealisti quali Max Ernst, René Magritte, Yves Tanguy e Salvador Dalì, la prima pittura metafisica (1910-1918) di de Chirico svolse un ruolo fondamentale nella nascita e nello sviluppo del movimento dall’inizio degli anni Venti in poi. La mostra, a cura di Victoria Noel-Johnson, è organizzata da Artika di Daniel Buso ed Elena Zannoni, in collaborazione con Fondazione Giorgio e Isa de Chirico e il Comune di Conegliano.
Ad essere proposte sono 71 opere dell’artista e tra esse un’importante selezione dei principali soggetti di de Chirico, tra cui i Manichini senza volto e i Trovatori, le Piazze d’Italia e le Torri, gli “Interni ferraresi”, i Trofei, i Gladiatori, gli Archeologi, i Soli accesi e spenti e i Bagnanti misteriosi (serie Mythologie del 1934). La mostra riserva un ampio focus alla stagione neometafisica (1965-1978 ca.) – di cui La Fondazione de Chirico possiede la più importante e completa collezione al mondo – in cui l’artista torna a elaborare i temi che popolavano le opere del primo periodo metafisico (1910-1918). Oltre a presentare i motivi più noti, i prestiti selezionati metteranno in evidenza la gamma di tecniche in cui si è cimentato il maestro: pittura, disegno, acquerello, scultura e litografia. Come ormai ampiamente riconosciuto dalla critica attuale, tutti questi lavori possono essere considerati metafisici, in quanto sostenuti dal costante interesse di de Chirico per i due concetti nietzschiani dell’eterno ritorno e del dualismo apollineo-dionisiaco.