Al via il Festival delle Città Identitarie, Sylos Labini: “Simboli dell’immaginario italiano”

22 Giu 2023 19:55 - di Redazione

Si svolgeranno a Potenza, a Trino (Vercelli) e a Loano (Savona) le tre edizioni per il 2023 del ‘Festival Città Identitarie’ organizzato dal direttore artistico Edoardo Sylos Labini, con il contributo del ministero della Cultura e del Centro per il Libro e la Lettura del Mic, con lo scopo dichiarato di “far conoscere i simboli culturali, storici e artistici delle nostre città di provincia, attraverso il teatro, la musica, i libri e le persone che le hanno rese grandi”.

Festival delle città identitarie in tre tappe

La VII edizione si svolgerà a Potenza – dove Ruggero Leoncavallo scrisse l’opera ‘Pagliacci’ – dal 30 giugno al 2 luglio e vedrà rendere omaggio a Claudia Cardinale, con la presenza di Giancarlo Giannini, dell’umorista Federico Palmaroli in arte Osho, della cantante Arianna, dell’ex campione di calcio Roberto Boninsegna, per tre serate ospitate al Piccolo Teatro del Cesam.

Potenza, Trino, Loano: in ocntri, dibattiti, curiosità storiche

Dal 21 al 23 luglio si svolgerà l’VIII edizione a Trino, in provincia di Vercelli – la città di Cavour e dove si stampò la prima ‘Divina Commedia’ – per un ricordo di Silvana Mangano, con protagonista Gabriele Lavia, oltre a Luca Ward e alla patron di ‘Miss Italia’, Patrizia Mirigliani. Infine, dal 22 al 24 agosto la IX edizione a Loano, in provincia di Savona – il cui conte Gianandrea Doria fu protagonista della storica battaglia di Lepanto – con il cantante Shel Shapiro, il comico Gabriele Cirilli e la showgirl Elena Ballerini. In tutte e tre le edizioni, dibattiti che saranno animati di volta in volta da giornalisti come Paolo Petrecca direttore di Rai News 24, Alessandro Sallusti direttore di ‘Libero’, Francesco Maria Del Vigo vicedirettore del ‘Giornale’, Magdi Cristiano Allam e dallo stesso Edoardo Sylos Labini, direttore di ‘CulturaIdentità’.

Edoardo Sylos Labini: “L’Italia è fatta di province, scrigni d’arte”

“L’Italia è fatta di province: su quasi ottomila comuni, il 90% è sotto i 20.000 abitanti e spesso sono piccoli borghi che nascondono e custodiscono pezzi d’arte, esempi di cultura, personaggi storici che il mondo ci invidia e che noi dobbiamo valorizzare”. Così Edoardo Sylos Labini, intervistato dalla AdnKronos, spiega il segno che vuole lasciare il ‘Festival Città Identitarie’, di cui è il direttore artistico. “Vogliamo portare avanti e proporre questo simbolico immaginario italiano – sottolinea Edoardo Sylos Labini – Tanti personaggi e tante storie da scoprire o riscoprire. Noi ci impegnamo e siamo pronti anche a fare un’edizione al mese, tutto dipende ovviamente dai contributi che si riescono a ottenere… Ma dobbiamo ringraziare il Mic e il ministro della Cultura Gennaro Sangiuiano, che ha addirittura messo nelle linee guida del suo dicastero le città identitarie e il rilancio dei loro simboli culturali”.

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