Spionaggio, la Cina condanna all’ergastolo un cittadino Usa di quasi 80 anni. Processo a porte chiuse

15 Mag 2023 10:57 - di Redazione

Pechino condanna un cittadino statunitense di quasi 80 anni all’ergastolo con la pesante accusa di spionaggio. John Shing-Wan Leung, noto anche come Liang Chengyun, in possesso di passaporto americano e residente permanente a Hong Kong, “è stato giudicato colpevole di spionaggio. Condannato all’ergastolo e privato a vita dei diritti politici”. Così una stringata nota della Corte intermedia del popolo di Suzhou, città della provincia orientale del Jiangsu.

La Cina condanna all’ergastolo un cittadino Usa

All’uomo sono stati confiscati anche i suoi beni personali, del valore di 500mila yuan (circa 66mila euro). Il settantottenne era stato arrestato il 15 aprile 2021 dall’agenzia di controspionaggio nella città sudorientale di Suzhou. Nessuna informazione è trapelata sulle modalità delle indagini. L’uomo ha avuto “un trattamento secondo la legge”, si legge ancora nel comunicato postato sull’account ufficiale del tribunale, senza però aggiungere dettagli sulle accuse.

L’accusa di spionaggio e il processo a porte chiuse

Indagini e processi nella repubblica comunista cinese, tanto più su questioni sensibili come la sicurezza statale, si svolgono a porte chiuse. E sono minime le informazioni rese pubbliche fino alla sentenza. Le accuse di spionaggio sono altamente selettive. E le prove a loro sostegno non sono rilasciate secondo una pratica standard tra la maggior parte dei Paesi, a tutela delle proprie reti di intelligence e dell’accesso alle informazioni.

I cattivi rapporti tra Pechino e Washington

La notizia non fa che peggiorare le relazioni non certo idilliache tra Washington e Pechino. Che hanno toccato un minimo storico tra controversie su commercio, tecnologia, diritti umani. E l’approccio sempre più aggressivo della Cina sul fronte delle rivendicazioni territoriali con i Paesi vicini. Il 10 e l’11 maggio scorsi, a Vienna, il consigliere per la sicurezza della Casa Bianca Jake Sullivan e il capo della diplomazia del Pcc Wang Yi hanno avuto una lunga serie di colloqui per circa 10 ore (secondo i media di Pechino). Con l’obiettivo di migliorare re le relazioni. La sentenza del tribunale di Suzhou è maturata mentre il presidente americano Joe Biden sarà a Hiroshima, in Giappone, per il summit dei leader del Gruppo dei sette principali Paesi più industrializzati

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