Pnrr, Fitto e Meloni: “Nessun ritardo. Abbiamo un piano strategico per centrare gli obiettivi”

31 Mag 2023 18:15 - di Alessandra Parisi

Nessun ritardo sul Pnrr, l’Italia è nei tempi previsti dall’Unione europea. Sono le prime parole pronunciate dal ministro Raffaele Fitto davanti alla stampa, al termine della cabina di regia sul “Piano”. Una premessa importante di fronte alle critiche strumentali e interessate delle opposizioni su presunte lentezze del governo. Che invece, come ha sottolineato il premier Meloni illustrando la relazione semestrale sullo stato di attuazione del piano, ha lavorato fin dal suo insediamento di concerto con Bruxelles sia per la fase di “ricognizione fondamentale”, sia per la formalizzazione delle proposte di modifica entro la scadenza prevista.

Pnrr, Fitto: nessun ritardo siamo nei tempi previsti dalla Ue

“Le modifiche del Pnrr –  chiarisce Fitto –  rappresentano una parte importante delle fase di intervento. Altri 5 paesi hanno chiesto modifiche. E sulla scadenza del 31 agosto, siamo assolutamente nei termini previsti dall’Europa”. La complessità del lavoro di modifica del nostro piano è certamente differente rispetto ad altri Paesi, sottolinea ancora ricordando che l’Italia ha richiesto tutte le risorse messe a disposizione dal Next Generation Eu. Compresi i fondi a debito. “Il governo a fine 2022 ha raggiunto i 55 obiettivi. E li ha inviati alla Commissione per le verifiche, che avvengono in un proficuo lavoro di collaborazione. Continua il confronto con la Commissione europea. Le criticità  emergono in modo chiaro dal lavoro che abbiamo messo in campo con gli enti locali e gli enti attuatori. E il governo si è occupato della governance. Non emergono elementi di ritardo, come spesso sentiamo dire”.

Altri 5 Paesi hanno chiesto modifiche

Quello che serve, come ripetuto in queste settimane dall’esecutivo, è un tagliando e una verifica su alcuni progetti. Che rischiano di non essere realizzati entro il giugno 2026. “La discussione su quali siano questi progetti sarà fatta quando completeremo il lavoro”, dice ancora Fitto. “Uno degli obiettivi al 30 giugno è quello dell’assegnazione dei lavori per gli asili nido. E se il governo cambia scadenza non lo fa per non finanziare gli asili nido, ma per dare tempo, con un traguardo intermedio, di finire i lavori per gli asili nido. Il governo ha un orizzonte di legislatura”.  Sulla quarta rata (il governo è ancora in attesa della terza da 19 miliardi, ndr) ha sottolineato che nessun paese l’ha ancora chiesta. “Ci sono degli obiettivi che possono essere modificati. Ci sono realtà su cui intervenire. Ma centreremo l’obiettivo”.

Rispetto verso la Corte dei Conti, ma deve valere anche il contrario

Fitto, che nelle prossime settimane riferirà in Parlamento, non si è sottratto alla domanda sulle “obiezioni” delle Corte dei Conti. “C’è il massimo rispetto del governo verso la Corte dei Conti. Chiaro che il governo chiede ai suoi interlocutori tutti di avere il medesimo rispetto. Mi sembra un elemento decisivo per evitare polemiche che sinceramente non comprendo. Le leggi non le inventiamo per fare contrapposizioni che non sono nel nostro interesse. Da giorni sento e leggo di attacchi alla magistratura contabile, non sono nel mio stile e in quelli del governo”.

Meloni: ottimizzare al meglio l’occasione del Pnrr con scelte strategiche

“Il nostro obiettivo è chiaro. Ottimizzare al meglio l’occasione che arriva dal Pnrr, compiendo scelte strategiche”. Così il premier Giorgia Meloni accompagnando l’inizio della cabina di regia a Palazzo Chigi con il report semestrale sullo stato di attuazione del piano. “Scelte chiare ed efficaci, velocizzando al massimo le procedure e garantendo che le risorse possano arrivare a terra”.  “Il governo – ha ribadito il presidente del Consiglio – continuerà a lavorare, d’intesa con la Commissione europea, non solo per conseguire i prossimi obiettivi semestrali. Ma per dare piena attuazione a tutto il Piano. Che è e continuerà a essere uno strumento cruciale per la crescita, l’innovazione e lo sviluppo dell’Italia”. Va da sé che si tratta di un lavoro estremamente delicato “che il governo sta portando avanti con la massima attenzione e con grande responsabilità”. Ancora una volta Meloni ha sottolineato l’opportunità strategica rappresentata dal Pnrr per il nostro Paese. “Il Piano italiano è il più grande d’Europa con i suoi 191,5 miliardi di euro e 527 obiettivi da raggiungere. Molti dei quali estremamente ambiziosi e utili ad ammodernare la Nazione. È uno strumento prezioso, che questo governo considera strategico e che intende utilizzare pienamente per portare avanti riforme strutturali”.

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