Piantedosi: il governo non si rassegna a flussi migratori incontrollati. Tunisia? Va sostenuta
Anche dal Festival dell’Economia di Trento, il ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi chiarisce coordinate e finalità dei provvedimenti varati dal governo nella gestione dei flussi migratori. E torna a puntualizzare: «Lo stato di emergenza serve ad avere procedure di intervento semplificate, ad esempio per trovare tempestivamente strutture di accoglienza. Sono dispiaciuto che ci sia stata una lettura politicamente ideologizzata».
E ancora. «Questo governo non si rassegna a flussi migratori incontrollati – ha ribadito il titolare del Viminale da Trento –. Aggiungendo: «Riteniamo che sia un fenomeno deteriore». E sottolineando che l’esecutivo «svilupperà sempre ogni forma di energia nel contrasto a questi fenomeni». Rilanciando, al tempo stesso, una disponibilità alla collaborazione con la Tunisia in questo delicato momento.
La Tunisia, ha detto il ministro intervenendo al Festival dell’Economia di Trento, «merita di essere sostenuta. Sta svolgendo un ruolo importante per il contrasto a certi fenomeni criminali. E credo che almeno 20mila recuperi dall’inizio dell’anno li abbia fatti. È un’attività che le forze di polizia tunisine stanno portando avanti con convinzione», ha aggiunto Piantedosi, rilevando che «il governo ha avviato una serie di iniziative che devono avere vocazione multidirezionale» per la gestione del fenomeno migratorio. «Abbiamo avviato un rapporto con la Tunisia fondato sulla cooperazione – ha ricordato il ministro – non esclusivamente sul fronte migratorio, ma con un sostegno a 360°. Dobbiamo avere una collaborazione bidirezionale con questi Paesi, perché abbiamo interessi comuni e convergenti».
(Italpress)