Meloni a Catania a sostegno di Trantino: bisogna avere pazienza, ma alla fine la spunto io…

26 Mag 2023 21:07 - di Redazione

Giorgia Meloni a Catania, al comizio di chiusura del candidato Enrico Trantino insieme col leader della Lega Matteo Salvini,  infiamma gli animi dicendo che conta il parere del popolo, non quello dei giornali schierati. E fa capire che per lei il contatto con la piazza è una fonte di energia e di vigore. “Non è stata una settimana rilassante, non sono state settimane rilassanti. Ma era importante essere qui per varie ragioni: per quante cose ci si trovi a fare, hai sempre bisogno di tornare in piazza a chiedere alla gente, non agli opinionisti e ai giornali schierati, cosa pensano di quello che stiamo facendo”, e poi perché “da qualche parte bisogna tornare a prendere l’energia”.

L’alluvione in Emilia Romagna

“C’è stata l’alluvione che come sapete ha creato molti danni e ci sono state anche delle vittime. Sono stata in Emilia Romagna e ho trovato gente che spalava il fango che diceva: ‘Ricostruiremo, meglio di prima’. Noi abbiamo tirato fuori 2 miliardi in 72 ore ma dobbiamo lavorare tutti insieme”.

“Ci sono due modi di governare”, a noi “piace quello più difficile che lascia frutti anche dopo. Lo abbiamo dimostrato a Catania e in Sicilia dove ci si è dedicati alle infrastrutture, la Ragusa-Catania, la gronda nord che serve a fermare le alluvioni. Perché si può fare spesa corrente distribuita subito ai cittadini ma poi l’alluvione arriva e chi governa avendo il coraggio di impedire delle tragedie, e per cui non saranno ringraziati, sono quelli che governano meglio”.

Valorizzare il made in Italy

“La settimana prossima – ha annunciato ancora la premier Meloni – portiamo in Consiglio dei ministri un provvedimento per la valorizzazione dei prodotti made in Italy, che sono sotto attacco perché sono migliori”. “Abbiamo rotto tanti tabù in questa nazione. Qualcuno si aspettava che facessi il presidente del Consiglio? – ha ggiunto –  I limiti nella vita non li scelgono gli altri, sono solo quelli che tu stesso scegli di importi”.

Immigrazione e riforme

“Siamo nella peggiore congiuntura sull’immigrazione, ma vi prometto che la spunto io alla fine – ha detto Meloni-  E quando risolveremo questo problema non sarà una boutade, preferisco metterci più tempo ma trovare soluzioni strutturali”. “Servirà molto lavoro, molto tempo, molta pazienza. Sono fiera della mia squadra di governo – ha concluso – della maggioranza, della nostra compattezza e coesione”.

Lo scontro tra culture

“Io non intendo sostituire un intollerante sistema di potere con un altro intollerante sistema di potere. Voglio liberare la cultura italiana da un intollerante sistema di potere, in cui non potevi lavorare se non ti dichiaravi di una certa parte politica. Voglio un sistema meritocratico e plurale che rappresenti tutti che dia spazio a tutti in base al valore che dimostrano e non alla tessera”.

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