Leonardo ritorna “Investment grade” dopo 10 anni. Ordini in crescita del 30%
Nel giorno della diffusione dei dati del primo trimestre del 2023, che vedono un incremento di quasi il 30% degli ordini a 4,9 miliardi di euro e ricavi a 3.034 milioni di euro, l’agenzia Moody’s ha rialzato di un livello – da Ba1 a Baa3 – il rating a lungo termine di Leonardo, riportandolo, dopo dieci anni, nella categoria investment grade. “L’upgrade riflette i forti risultati di Leonardo durante la pandemia, il track record nella riduzione della leva, le solide prospettive di crescita per le sue attività di Difesa in un contesto geopolitico teso e politiche finanziarie prudenti con l’impegno a ridurre ulteriormente il suo bilancio”, spiegano gli analisti dell’agenzia.
Leonardo torna nella categoria “Investment grade”
Secondo Moody’s, che ha portato l’outlook su tutti i rating da positivo a stabile, oggi “il profilo creditizio di Leonardo è considerato sufficientemente forte da supportare un rating investment grade anche nel contesto di un rischio latente su un possibile taglio del rating sovrano dell’Italia come evidenziato dall’outlook negativo” sul nostro Paese. L’upgrade del rating dell’azienda è stato così commentato da Alessandro Profumo, amministratore delegato di Leonardo: “Sono orgoglioso di poter annunciare che Moody’s ha appena promosso Leonardo a investment grade riconoscendo al Gruppo una significativa esecuzione del Piano industriale durante la pandemia, importanti progressi sulla riduzione dell’indebitamento, solide prospettive di crescita nelle attività della Difesa, alla luce del complesso contesto geopolitico, e di prudenti politiche finanziarie volte ad una continua riduzione del debito”.
Andamento positivo per i risultati commerciali e finanziari
Tornando ai dati trimestrali, “i risultati commerciali e finanziari del primo trimestre mostrano un andamento positivo – ha dichiarato Profumo – in linea con le aspettative. La performance commerciale, l’avanzamento dei programmi e la crescita della Top-Line vengono accompagnate da una performance finanziaria che vede il Free Operating Cash Flow (FOCF) in continuo deciso miglioramento con ulteriori passi avanti nella riduzione del debito. Nei primi tre mesi abbiamo dimostrato ancora una volta la competitività nel business difesa/governativo e il continuo miglioramento della performance delle Aerostrutture. Il Gruppo è solido e sostenibile nel lungo periodo, con la capacità di cogliere future opportunità di crescita”.
Incremento del 30% per gli ordini del primo trimestre 2023
Il Gruppo nel primo trimestre 2023 ha infatti ottenuto ordini per 4,9 miliardi di euro, con un incremento di quasi il 30% rispetto al primo trimestre del 2022, grazie in particolare all’ottima performance degli Elicotteri legata principalmente agli ordini di 18 AW 169 destinati al Ministero della Difesa austriaco e 13 MH 139 per la US Air Force, con una crescita costante degli ordini nell’Elettronica per la Difesa e Sicurezza. Il livello di ordinativi del trimestre equivale ad un book to bill (rapporto fra gli Ordini ed i Ricavi del periodo) pari a circa 1,6 e il portafoglio ordini, pari a 39,1 miliardi di euro, assicura una copertura in termini di produzione superiore a 2,5 anni. I ricavi, pari a 3.034 milioni di euro risultano allineati al primo trimestre del 2022 in tutti i settori di business (+2,6% sul dato rettificato), con un incremento dell’Elettronica per la difesa e Sicurezza ed un lieve incremento delle Aerostrutture, mentre l’EBITA, a 105 milioni di euro, riflette la solida performance dei business del Gruppo.
Le previsioni sul trend di miglioramento
Il FOCF risulta essere negativo per 688 milioni di euro, presentando un significativo miglioramento (+36,3%) rispetto al primo trimestre del 2022, quando era negativo per 1.080 milioni di euro; il dato consolida i positivi risultati derivanti dalle iniziative di rafforzamento della performance operativa, della razionalizzazione ed efficientamento del capitale circolante, di una attenta politica di investimento in un periodo di crescita del business e di una efficiente strategia finanziaria. Il previsto positivo trend di miglioramento conferma l’usuale profilo infrannuale, caratterizzato da significativi assorbimenti di cassa nella prima parte dell’anno. Venendo all’indebitamento netto di Gruppo, pari a 3.699 milioni di euro, si riduce in misura rilevante di circa 1,1 miliardi di euro rispetto a marzo 2022, grazie al rafforzamento della generazione di cassa del Gruppo. Il risultato netto si attesta a 54 milioni di euro, in linea con quanto registrato (56 milioni di euro) nel primo trimestre del 2022.
Profumo: “Leonardo è un gioiello dell’industria italiana, sono certo continuerà a crescere”
In considerazione dei risultati ottenuti e delle aspettative per i successivi, Leonardo conferma le guidance per l’intero anno con ordini a circa 17 miliardi di euro, ricavi tra i 15,0 e 15,6 miliardi di Euro, EBITA compreso tra 1.260 e 1.310 milioni di Euro e un FOCF a circa 600 milioni di euro attesi a fine 2023. Nel corso della conference call di presentazione agli analisti e rispondendo a una domanda di un’analista che ha sottolineato la buona performance soprattutto del settore elicotteri, Profumo ha spiegato come “al momento confermiamo le guidance; è troppo presto per dire che miglioreremo eventualmente le guidance, noi abbiamo un feeling molto positivo, la struttura commerciale sta lavorando molto bene”, ma non possiamo “dire oggi che noi cambieremo le guidance”. “Credo che Leonardo sia uno dei gioielli dell’industria italiana e sono sicuro che continuerà a crescere e a registrare ottime performance”, ha concluso l’Amministratore Delegato uscente di Leonardo, Alessandro Profumo, sottolineando “la gratitudine al Governo” per essere stato alla guida del Gruppo – tra i leader mondiali nel settore Aerospazio Sicurezza & Difesa – in questi sei anni.
(In foto Alessandro Profumo. Foto di copertina: Elicottero AW 169 per MoD Austria. Fonte: MoD Austria)