L’affondo di Salvini: «Il Ponte di Messina? Chi vive in Sicilia non è meno italiano degli altri»

27 Mag 2023 13:04 - di Italpress
Salvini

«Il Ponte sullo Stretto non sarà il Ponte di Messina ma il Ponte degli italiani. Chi vive in Sicilia non è meno italiano degli altri. Nell’estate 2024 si deve aprire il cantiere, così sarà». Lo ha detto il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, intervenendo a Taormina al 60° anniversario della fondazione della FAI (Federazione Autotrasportatori Italiani).

Salvini: «Investiamo in Sicilia e in Calabria»

«Stiamo lavorando su tanti fronti – ha detto Salvini -. Il Ponte sullo Stretto non sarà più un sogno proibito ma l’opera che darà una svolta al sistema infrastrutturale del Paese. È chiaro che stiamo lavorando per avere strade e ferrovie che sono complementari alla sfida del Ponte e lo facciamo con 28 miliardi di investimenti in Sicilia e altrettanti soldi in Calabria. C’è una rete, una visione complessiva per recuperare 50 anni di disattenzione».

«Vogliamo fare la riforma dei porti»

«Poi c’è tanto altro – ha aggiunto Salvini -. Dal primo luglio avremo il nuovo Codice degli Appalti Pubblici che sarà una garanzia di trasparenza, efficacia ed efficienza per tutti. Siamo pronti anche con il Codice della Strada, dove c’è un testo ormai vecchio del 1992, ma soprattutto vogliamo fare la Riforma dei Porti, ci sono autorità portuali che lavorano bene e altre dove vi saranno avvicendamenti in grado di dare risposte alle imprese in tempi migliori. I protagonisti del trasporto sono tanti e bisogna rispettare tutti e mettere tutti nelle condizioni di muoversi in sicurezza e in tempi migliori».

Salvini: nessuna azienda deve chiudere

«Non voglio che una sola azienda chiuda perché lo Stato non mantiene gli impegni. Le imprese non chiedono la luna ma hanno tutto il diritto di poter lavorare serenamente e lo Stato deve creare le condizioni affinché gli operatori economici possano fare la loro parte come hanno fatto. Dobbiamo anche superare i professionisti del no, come quelli che ci creano problemi sui porti e sulla pulitura dei torrenti». (ITALPRESS)

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