Il ministro francese Darmanin torna a berciare contro Giorgia Meloni “estremista di destra”
È il ministro più odiato di Francia per la repressione brutale che sta portando avanti contro il popolo francese in ribellione da settimane per la riforma delle pensioni imposta da Macron ma Gerald Darmanin, titolare del ministero dell’Interno a Parigi, invece di pensare ai tanti problemi che ha creato in patria torna a gettare fango su Giorgia Meloni definita, senza vergogna, una esponente “di estrema destra”. Detto da uno come Darmanin che è stato accusato da una donna di averla violentata nel 2009 e finito due volte sotto processo per questo motivo può considerarsi una medaglia al valore.
“Quando si fanno promesse avventate, quando si è esponenti dell’estrema destra – la Meloni non è propriamente una progressista di sinistra – ci si rende conto che la realtà è più dura”, ha detto Darmanin a France Inter uscendo per la seconda volta in pochi giorni dal seminato. – Il mio attacco non è contro gli italiani, ma contro le personalità politiche” ha proseguito Darmanin, secondo cui “abbiamo il diritto di dire che la Le Pen, la Meloni, non hanno il modello giusto”.
Il ministro francese aveva già aperto una crisi tra Francia e Italia due settimane fa affermando che la Meloni “non è in grado di risolvere i problemi migratori”. Parola di uno che da settimane non riesce a risolvere i problemi di ordine pubblico neanche a casa sua.
A seguito di quelle dichiarazioni, avventate il titolare della Farnesina, Antonio Tajani, aveva annullato la sua visita a Parigi.
Macron aveva poi cercato di recuperare il disastro causato dal suo ministro dell’Interno. Ma è servito a poco. Perché a distanza di sole 12 ore dalle parole concilianti di ieri sera del presidente della Repubblica francese, Darmanin ne ha combinata un’altra delle sue tornando a imbarazzare la Francia dove da mesi, oramai, volano gli stracci nel governo.
“Questo Darmanin, ministro dell’Interno francese, continua ad attaccare il governo italiano, in particolare la Meloni – il vicepresidente del Senato Maurizio Gasparri. – Incapace totale, vista la gestione fallimentare dell’ordine pubblico in Francia, con le proteste clamorose che hanno messo a ferro e fuoco il centro di Parigi, questo Darmanin dovrebbe pensare ai suoi casi, evitando di rendere complicati i rapporti tra l’Italia e la Francia”.
“Ma a questo punto – ha detto Gasparri – essendo il soggetto protagonista di reiterati interventi, credo che le autorità a lui preposte, oltre che pensare a sostituirlo, dovrebbero spiegargli che tra l’Italia e la Francia vige il trattato del Quirinale e c’è un’amicizia plurisecolare che dovrebbe essere rispettata. Uno ha diritto ad essere un incapace, ma, come disse Petrolini quando uno spettatore lo contestava dal loggione di un teatro romano: ‘Io non ce l’ho con te, ma con quello accanto che non ti butta di sotto’. Non lo buttino di sotto, ma lo mandino a casa questo Darmanin“.
“Questa provocazione – ha continuato – che continua verso l’Italia, il suo governo, il suo presidente del Consiglio, è intollerabile, visto che con la Francia abbiamo ottimi rapporti che non possono essere guastati da qualche irresponsabile”.
Cosa pensare di chi obbediva a sarkozy, arrestato per corruzione?