Il fisico Rovelli? Come si cambia: gli danno addosso sul 25 aprile e lo applaudono sull’attacco a Crosetto

3 Mag 2023 11:18 - di Lisa Turri

Basta davvero poco per convincere la sinistra ad applaudire fino a spellarsi le mani. L’ultimo eroe salito sugli altari progressisti è il fisico Carlo Rovelli, che ha praticamente dato del guerrafondaio al ministro della Difesa Guido Crosetto sfruttando il palcoscenico del Primo Maggio e relativo concertone.

Eppure, neanche una settima prima, sempre lui, il fisico Rovelli, aveva mandato in tilt la sinistra sul 25 aprile. Come mai? Rovelli era ospite della trasmissione In Onda del 22 aprile. Durante la puntata – come ricostruisce Il Tempo – “David Parenzo e Concita De Gregorio hanno intervistato il fisico Carlo Rovelli, autore del libro “Buchi bianchi”. I due giornalisti hanno chiesto al fisico se la guerra in Ucraina possa essere considerata una guerra di liberazione paragonabile a quella che gli Italiani combatterono alla fine della Seconda guerra mondiale. A quel punto, però, la risposta di Rovelli ha spiazzato tutti. “Non sono sicuro che la nostra sia stata una guerra di liberazione –  ha detto Carlo Rovelli – Mi pare siamo stati alleati della Germania per un lungo tempo. Fino all’8 settembre del ’43…”. Gelo in studio.

Ma Rovelli si è subito fatto perdonare. Il Primo Maggio ha messo nel mirino Guido Crosetto, ministro della Difesa. “Stiamo andando verso una guerra che cresce e, invece di cercare soluzioni i Paesi si sfidano, invadono, soffiano sul fuoco della guerra e la tensione internazionale non è mai stata così alta come adesso”, ha detto il divulgatore scientifico e ha aggiunto: “In Italia, il ministro della Difesa è stato vicinissimo a una delle più grandi fabbriche di armi nel mondo, Leonardo”. Crosetto lo ha invitato a cena, Rovelli ha detto no: “Preferisco un dibattito pubblico”.

Solo che, alla fine, – come ha scritto Max Del Papa sul blog di Nicola Porro – “resta una domanda grande come il Big Bang: che ci fa un fisico divulgativo al Concertone? Non si doveva parlare di lavoro, tutt’al più? Rovelli è il pacifista di Schrodinger, ma noi della spocchia di questi pseudo-pseudo-pseudo riflettenti, non essendo della Destra complessata, cominciamo ad averne piene le palle, perché oltre il grottesco c’è il patetico, ma oltre il patetico c’è la noia efferata”.

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