Gli emiliano-romagnoli nel mondo si mobilitano per gli alluvionati: è gara di solidarietà

29 Mag 2023 14:09 - di Italpress
alluvionati

Raccolta fondi delle singole associazioni e invito a contribuire a quella organizzata dalla Regione a sostegno delle popolazioni colpite dall’alluvione. Un lungo applauso ha testimoniato la vicinanza degli emiliano-romagnoli nel mondo ai corregionali alluvionati: l’abbraccio è arrivato dalla Consulta degli emiliano-romagnoli nel mondo che proprio oggi ha iniziato i propri lavori nella sede dell’Assemblea legislativa, a Bologna. Si tratta della seconda riunione in presenza, dopo quella di Piacenza dell’anno scorso, e a cui prendono parte 32 consultori e consultrici provenienti da tutto il mondo e dalle province regionali in rappresentanza delle associazioni del Sud America, del Nord America, dell’Europa, degli enti locali italiani, delle associazioni di promozione sociale sul territorio regionale e delle Università.

Scorrendo il bilancio delle cose realizzate dalla Consulta si vede che nel 2023 sono stati finanziati tre bandi per circa 380mila euro, che hanno portato alla realizzazione di una quarantina di progetti. E sono state finanziate sei borse di studio dedicate a giovani emiliano-romagnoli residenti all’estero per la frequenza del master in Relazioni internazionali, Europa, America Latina nella sede di Buenos Aires dell’Università di Bologna.

«Sentiamo la vicinanza degli emiliano-romagnoli nel mondo verso la nostra regione colpita dalla tragedia dell’alluvione: viviamo momenti drammatici, ma il vostro calore è per noi importante», spiega il presidente della Consulta Marco Fabbri, che nella sua relazione ha fatto il punto sull’attività della consulta. Elencando numeri e progetti portati a termine in questi anni. Fabbri ha anche annunciato che il prossimo 2 luglio si celebrerà la Giornata dell’emigrante emiliano-romagnolo, e lo si farà con numerose iniziative, fra cui una mostra fotografica e una raccolta di storie via Internet per fa sì che i giovani nipoti e pro-nipoti di emigranti raccontino in streaming le storie dei loro nonni e bisnonni.

«Per noi è importante avere degli ambasciatori nel mondo come i consultori e tutti coloro che operano nelle associazioni o collaborano con la Consulta», sottolinea Fabbri. Per il quale «abbiamo realizzato molte iniziative e dobbiamo far sapere il valore del nostro lavoro. Il nostro impegno in questo difficile momento è anche sostenere il nostro turismo, e continuare il lavoro per la riscoperta dei borghi del nostro Appennino».

Sulla stessa linea di Fabbri, inoltre, la vicepresidente della Consulta Valentina Stragliati per la quale «questi incontri ci offrono numerosi spunti di riflessione, molte suggestioni e suggerimenti di cui fare tesoro. Sono molto soddisfatta anche perché questi eventi sono l’occasione per fare promozione territoriale della nostra regione, ricca di bellezze paesaggistiche, culturali ed enogastronomiche. In particolare mi rivolgo ai giovani sperando che sempre di più siano quelli che si avvicinano alla Consulta, perché così continuerà a essere una realtà viva».

Alla Consulta sono arrivati i saluti della vicepresidente dell’Assemblea legislativa Silvia Zamboni: «Gli emiliano-romagnoli nel mondo sono ambasciatori della nostra cultura, fanno un grande lavoro per far conoscere la nostra regione dimostrando di avere salde radici ben piantate nella nostra storia. L’Assemblea legislativa – spiega la vicepresidente – vi sosterrà sempre. Oggi, alla luce della tragica alluvione che ci ha colpito, vi chiediamo di essere anche testimoni dell’importanza che riprenda il turismo sulla Riviera adriatica, vista anche la sua importanza per tutta Italia».

A dar voce ai pensieri e alla passione dei consultori è stata, infine, anche l’altra vicepresidente della Consulta, Marilina Bertoncini, che nel corso del suo intervento ha spiegato: «Operiamo per valorizzare la nostra identità emiliano-romagnola nel mondo. Siamo reduci da un’importante missione a Buenos Aires che è stata ancora una volta l’occasione per presentare i nostri progetti. Essere oggi a Bologna -spiega- significa confermare il nostro impegno: abbiamo 90 associazioni nel mondo che lavorano con noi, siamo molto attivi e siamo molto felici di ciò che facciamo e di come lo facciamo».

(Italpress)

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