Al Salone del Libro la becera propaganda degli scrittori “rossi”. Fa eccezione Concita de Gregorio

20 Mag 2023 12:04 - di Hoara Borselli
concita de gregorio

Al Salone del libro di Torino è iniziata la solita becera propaganda degli scrittori “rossi” che dal salotto culturale piemontese sciorinano veleni e fango sul governo e la Meloni. Una voce dissonante si è distinta ed è stata quella della giornalista, ex direttrice dell’ Unità, Concita de Gregorio. Ha fatto un’analisi scevra di faziosa ideologia di parte, analizzando criticamente lo scenario politico italiano: «Il problema non è quello che la destra sta facendo o ha detto di voler fare, è stata votata ed eletta. Il problema è che manca un’alternativa credibile in cui riconoscersi, perché troppe volte ci si è illusi e non è andata come sarebbe dovuta andare».

Concita De Gregorio e la sinistra

Una considerazione quasi inaspettata fatta della giornalista durante l’incontro con il vicedirettore vicario, Andrea Malaguti. E così prosegue: «Non te la puoi prendere con Giorgia Meloni se fa Giorgia Meloni, l’ho scritto dal primo giorno. Nel suo “ramo di impresa” è la più brava di tutte. Se non fosse stata la migliore, pensate che Salvini e Berlusconi l’avrebbero lasciata andare avanti?». Da donna di sinistra è una lettura consapevole e di chiara autocritica che rifugge le solite banalità radical chic e pone un accento sul vero problema della sinistra: il suo non essere riconoscibile, l’aver perso la sua identità caratterizzante e nella quale gli stessi suoi elettori faticano a trovare un modello cui potersi fidare ed affidare.

L’affidabilità non è un dettaglio da poco

Finalmente, verrebbe da dire, una donna di sinistra che riesce ad elogiare Giorgia Meloni riconoscendole di essere ciò che aveva promesso sarebbe stata. Perché vedete, l’essere affidabile non è un dettaglio di poco conto. È il principio rispetto al quale si basa quel patto stretto all’interno delle urne fra cittadini e leader dai quali vogliono essere rappresentati. In un momento storico dove a sinistra il diktat sembra essere quello di navigare a vista con alleanze di convenienza e partitini che si sgretolano fra litigi e rivendicazioni di tradimento, avere una leader che dirige con determinazione e capacità un Paese con le sue mille criticità, è una garanzia, riconosciuta anche da sinistra.

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