Tutela della lingua italiana, primi consensi da sinistra alla proposta Rampelli. Fassina: “Interessante”

8 Apr 2023 17:21 - di Leo Malaspina

La proposta di legge per tutelare la lingua italiana pone una questione seria e decisiva per l’identità nazionale. Va migliorata e sostenuta, non ridicolizzata”. Se non un endorsement, almeno un’apertura di credito a mo’ di sorpresa pasquale -da sinistra- quella che Stefano Fassina su Twitter riserva alla proposta di legge del vice presidente della Camera Fabio Rampelli (Fdi) sulla tutela della lingua italiana. L’ex deputato dem e poi Sinistra italiana (ora leader di ‘Coordinamento 2050’) con un link rinvia alla testata on line ‘La Fionda‘. In un articolo a firma Francesco Ricciardi dal titolo ‘Perché va sostenuta la proposta di legge sulla tutela della lingua italiana’, si ricordano illustri personalità che hanno denunciato l’eccessivo ricorso agli anglicismi (Augias, Camilleri, Stella, Mario Draghi).

Fassina promuove la legge sulla lingua italiana

Viene citata anche la Corte costituzionale, si punta il dito contro le comunicazioni societarie importanti, scritte solo in inglese, che mettono in difficoltà i risparmiatori anziani, si ricordano i Paesi come Francia e Spagna che hanno leggi ad hoc. E anche l’Italia, con la legge n. 482 del 1999, ha un testo normativo che si fissa l’italiano come lingua ufficiale della Repubblica. 

Insomma, la proposta Rampelli, depurata dell’apparato sanzionatorio, finito nel mirino dell’Accademia della Crusca, potrebbe anche essere migliorata: “Se ne può discutere”, dunque, invece di attaccarla. E, quindi, “trovare, magari insieme, modalità per non rimanere passivi dinnanzi alla forza livellatrice di questa globalizzazione, che coinvolge inevitabilmente le identità culturali”. Via ‘La Fionda’, insomma, Fassina ri-lancia il sasso contro il ‘Golia’ linguistico sovranazionale.

 

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