Stati generali della cultura, Sangiuliano: “La vogliamo plurale. Finora non è stato così” (video)

6 Apr 2023 19:59 - di Penelope Corrado
Sangiuliano

«L’immaginario italiano è la rivendicazione della nostra identità, del nostro passato ma anche la costruzione del futuro, una sorta di Dna della nazione, noi stiamo costruendo i mattoni dell’immaginario italiano». Così il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano, intervenendo agli Stati Generali della cultura generale “Pensare l’immaginario italiano”.

Stati generali della cultura all’Hotel Quirinale di Roma

«La cultura quando è alta – ha aggiunto Sangiuliano – è una cultura dialogante, noi non vogliamo sostituire alcuna egemonia, noi vogliamo affermare una cultura che sia plurale e che sia orientata soprattutto alla libertà». Secondo l’ex direttore del Tg2, «ciascuno deve potersi esprimersi liberamente. Non sempre è stato così in anni recenti in Italia. L’immaginario italiano guarda al passato, alla tradizione ma sa anche proiettarsi in avanti».

 

 

Sangiuliano cita Gramsci e rivendica il senso di essere conservatori

Sangiuliano, citando Gramsci ha ricordato che «non esiste una cultura astratta ma esiste una cultura radicata nella storia del popolo». Riprendendo il tema dell’evento ha spiegato: «Definirsi conservatori può apparire una nostalgia del passato. Rivolgere lo sguardo indietro, una posizione quasi decadente invece non è così perché essere conservatori significa affidarsi al senso della storia, alla tradizione per cercare la strada del futuro, non significa rifiutare i cambiamenti anzi significa dominarli, orientarli al senso profondo della storia di una comunità, la ricetta per costruire un ambito di vita migliore».

“Incarico di ministro è l’epilogo di un percorso iniziato quando avevo 14 anni”

Nel suo intervento alla affollata platea dell’hotel Quirinale, Sangiuliano ha ricostruito i passaggi chiave dei primi mesi di governo: «Ho avuto la fortuna di avere avuto dal presidente del Consiglio Giorgia Meloni questo compito faticoso e bello. Aiutatemi quotidianamente in questo lavoro che è l’epilogo di una battaglia di valori e ideali che ho iniziato quando avevo 14 anni».

Con l’occasione, il ministro ha anche anticipato alcune delle prossime iniziative del governo Meloni. «Noi costruiamo i mattoni del futuro immaginario italiano quando acquistiamo la casa di Verdi o casa Balla. Ma diamo un contributo all’immaginario italiano anche quando immaginiamo la nascita della Capitale dell’Arte contemporanea. Ogni anno una città italiana, non grande, diventerà espressione dell’arte contemporanea».

Commenti

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  • Vitaliano Tiberia 8 Aprile 2023

    Signor Ministro Sangiuliano faccio appello alla sua onestà intellettuale e La prego di fare in modo che il Codice degli appalti non venga vanificato. Alcuni passaggi certamente si possono semplificare, ma è pericoloso innalzare il tetto per gli affidamenti diretti a 150mila euro; Ella che è un giornalista libero e sa vedere la realtà da più punti di vista pensi cosa accadrà nelle stazioni appaltanti di piccoli centri….Ed ancora: non si riduca il numero dei partecipanti ad una indagine di mercato o ad una gara, anche questo per ovvi motivi di equità.
    La ringrazio e Le auguro buon proseguimento.
    Vitaliano Tiberia, già Direttore Ufficio Istruzione Restauri Soprintendenza Beni Artistici e Storici Roma e Lazio.