Sinistra in pezzi, appello a Schlein e Conte: «Superate le rivalità o sarà il disastro»

27 Apr 2023 9:54 - di Michele Pezza
Schlein

Gentile Elly e caro Giuseppe, costruite l’alternativa“. È questo, in estrema sintesi, l’appello rivolto a Schlein e a Conte da tre “intellettuali d’area” – Maurizio de Giovanni, Domenico De Masi e Aldo Schiavone – affinché facciano blocco contro il destra-centro egemone. A loro giudizio, spetta infatti a Pd e M5S, quali maggiori partiti dell’opposizione, rendere la sinistra «un laboratorio condiviso di idee e di strategie». I toni sono quelli emergenziali tipici di un certo mondo quando a governare è la destra mentre a latitare, pressoché del tutto, tranne un fugace e polemico accenno all’autonomia regionale, sono i contenuti. Anzi, sotto questo profilo, l’appello dei tre intellettuali ricalca abbastanza fedelmente il “modello supercazzola” rilanciato dalla Schlein subito dopo il suo insediamento alla guida del Pd.

Lettera al Corriere della Sera di De Masi, de Giovanni e Schiavone

Eccone un esempio: «[Gli autori di questa lettera] su molte questioni hanno opinioni non del tutto convergenti ma sono persuasi che l’eccezionalità del momento richieda soluzioni mai messe alla prova, e lo sforzo di tutti coloro che si riconoscono nel desiderio di un pianeta più equilibrato, pulito e integrato, e di un umano più solidale, fluido e con identità che non siano barriere, ma ricchezze e pluralità». Supercazzole, appunto. L’obiettivo di cotanto sforzo richiesto alla sinistra finalmente unita è, manco a dirlo, quello di sempre, per quanto vago ora come allora: «Mettere a punto un nuovo modello di società». Vaste programme, direbbe De Gaulle. I tempi scanditi dai tre firmatari finiscono fatalmente per sovrapporsi a quelli delle elezioni europee del prossimo anno.

«Schlein e Conte, siate audaci»

Una scadenza che vorrebbero far coincidere con il «rilancio del processo di unificazione del Continente». E «sarebbe bello», aggiungono, «se fosse proprio la sinistra italiana a farsi portatrice di questa esigenza iniziando da gruppi di lavoro congiunti per elaborare i contenuti della svolta». Ovviamente, la strada che vi conduce è «impervia». Ma i tre intellettuali sanno bene che tanto la Schlein quanto Conte «sono in grado di compiere scelte audaci e innovative». Tanto più, spiegano nell’accorato finale, che «non si tratta di cancellare quanto oggi esiste» bensì «avviare un cammino coordinato». L’alternativa a questo percorso, avvertono De Masi, de Giovanni e Schiavone, «è la comune rovina dei contendenti. La destra non aspetta altro».

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