Pasqua, numeri da record per il turismo. Santanchè: “Ma ora dobbiamo puntare su quello di qualità”

11 Apr 2023 9:49 - di Eleonora Guerra
pasqua turismo

Pasqua da record per il turismo italiano, che ha registrato numeri pre-Covid. Si parla, infatti, di 1,7 milioni di presenze, costituite da stranieri per oltre la metà, e di una saturazione media delle strutture ricettive pari all’80%. Un ruolo di primo piano, poi, lo hanno avuto i musei e i parchi archeologici, che hanno registrato visitatori a migliaia, e in diversi casi a decine di migliaia, nelle giornate di Pasqua e Pasquetta. Benché siano una buona notizia, però, i dati portano con sé anche alcune criticità, perché il cosiddetto overtourism ha un impatto anche negativo sulle nostre città. E dunque, mentre “si è sempre pensato al numero di teste per dare i dati del turismo, oggi dobbiamo pensare invece alla spesa media di ogni visitatore”, ha spiegato il ministro del Turismo, Daniela Santanchè.

Pasqua da record per il turismo italiano, ma il solo numero di visitatori non basta

“Io non credo nel numero chiuso per l’accesso ai centri storici, mentre sul tema degli affitti brevi servono nuove regole. Il far west deve finire”, ha spiegato Santanchè, in un’intervista al Messaggero. Quello dell’overtourism, l’impatto dei grandi numeri del turismo, è “un problema globale, le persone che si muovono stanno aumentando in maniera esponenziale. E le località da visitare in Europa sono più o meno sempre le stesse. Penso alle città d’arte, ad esempio, a Roma, Venezia, Firenze, ma non solo”,  ha sottolineato il ministro, spiegando che bisogna cambiare il paradigma di valutazione passando dalle presenze alla spesa. Una voce sulla quale “i nostri numeri sono più bassi di altri Paesi europei”.

Santanchè: “Più che al numero di teste, dobbiamo pensare alla spesa media”

Per questo, per Santanchè, più che puntare sul numero chiuso nelle città d’arte, “bisogna alzare l’asticella, lo standard dei servizi”, mentre “non trovo che il numero chiuso possa essere una soluzione per salvaguardare le città d’arte”. Inoltre, si deve dare il giusto valore ai nostri patrimoni: “Il ministro Sangiuliano – ha ricordato Santanchè – giustamente sta alzando i prezzi per alcuni beni culturali e musei”. “Non può essere – ha proseguito la titolare del Turismo – che la Torre di Pisa o che gli Uffizi costino meno del Louvre, vista anche la voglia che c’è d’Italia”.

Il successo dei musei e dei parchi archeologici: la soddisfazione di Sangiuliano

E sono proprio i numeri forniti dal ministero dei Beni culturali a certificare le capacità attrattive del nostro patrimonio museale e archeologico. “In questi due giorni ho personalmente parlato al telefono con molti direttori di musei e parchi archeologici, si confermano numeri notevoli che confortano il nostro lavoro”, ha detto il ministro Gennaro Sangiuliano, ringraziando tutto il personale del sistema dei beni culturali e ricordando che il governo è impegnato “a spendere rapidamente e bene le risorse del Pnrr e altri stanziamenti per guadagnare in efficienza e qualità dei servizi”.

Anche a Pasqua Colosseo e Pompei si confermano i luoghi più ambiti dal turismo

Quanto ai numeri forniti dal Mic, i primi dati dicono che a Pasqua il Colosseo ha registrato 27.647 visitatori; il Parco archeologico di Pompei 16.073; il Foro Romano e Palatino 15.977; gli Uffizi 11.287; la Galleria dell’Accademia di Firenze 7.223; il Museo nazionale di Castel Sant’Angelo e Passetto di Borgo 6.577; la Reggia di Caserta 4.762; i Musei Reali di Torino 4.236; Palazzo Pitti 3.956; il Museo archeologico nazionale di Napoli 3.000; il Parco archeologico di Ercolano 2.743; Villa d’Este 2.624; Palazzo Ducale di Mantova 2.388; il Museo storico e il Parco del Castello di Miramare – Museo storico 2.336; il Museo e l’area archeologica di Paestum 1.727; Palazzo Reale di Napoli 1.712; Castel Sant’Elmo e Museo del Novecento a Napoli 1.523; il Cenacolo Vinciano 1.505; la Galleria nazionale dell’Umbria 1.289; Villa Adriana 1.282; il Complesso monumentale della Pilotta 1.220; la Rocca demaniale di Gradara 1.189; le Gallerie dell’Accademia di Venezia 1.033. A questi dati si aggiungono 23.437 visitatori del Vittoriano, 9.028 visitatori del Pantheon e 7.314 visitatori del Giardino di Boboli. Numeri simili, sebbene leggermente inferiori, si sono registrati anche a Pasquetta.

 

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