Lavorare nei campi non è cosa indegna: l’ultimo scandalo farlocco per le parole di Lollobrigida

3 Apr 2023 12:30 - di Redazione
Lollobrigida

Chi percepisce il reddito di cittadinanza potrebbe lavorare in agricoltura o nel comparto turistico. Lo ha detto il ministro Lollobrigida e subito si sono levate lamentele e polemiche. Le parole esatte sono state: «Non è svilente lavorare nei campi. Anzi, quello che non è un modello di civiltà è il non andare a lavorare, lo stare sul divano e gravare sulle spalle altrui col reddito di cittadinanza».

Però adesso va di moda la “scandalite” e dunque per La Stampa questo pensiero di Lollobrigida sarebbe uno “schiaffo ai poveri”. nella pratica, si tratta di deformazioni giornalistiche per colpire il governo. Ogni parola, ogni virgola e anche ogni punto e virgola viene accuratamente soppesato al fine di attaccare, demonizzare, mostrificare. E così Lollobrigida ha dovuto precisare il suo pensiero:

“Io credo che sia un po’ strano come vengono riportate le notizie. Io ho spiegato – ha detto ad Agorà su Raitre –  a fronte della domanda che mi è stata posta: esiste un’esigenza di persone che vengono dall’estero per i lavori in agricoltura, in edilizia, nei trasporti, nel turismo? E la risposta è sì. Prima di accedere ai decreti flussi ovviamente si deve fare una verifica di quanta disponibilità di lavoro c’è su base interna”.

“Noi abbiamo tante persone che abbiamo anche visto anche in televisione dire: in Italia non c’é lavoro e quindi se ci tolgono il Reddito di cittadinanza noi siamo costretti ad andare a rubare. Prima di andare a rubare io volevo segnalare anche a loro che esistono migliaia di posti di lavoro che sono occupati da persone che lo fanno con dignità e anche ben pagati“. Per Lollobrigida, “c’è un pezzo oggi di comunicazione che vuole far passare il lavoro come una cosa meno degna di percepire un reddito senza lavorare. Non parlo di chi non ha la possibilità di lavorare. Chi non ha la possibilità va sostenuto, va aiutato anche in maniera maggiore”.

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