Guerriglia e devastazioni prima di Spezia-Lazio. La rabbia degli agenti di polizia (video)
Guerriglia urbana. Terrificanti immagini degli scontri a La Spezia tra tifosi laziali e tifosi spezzini prima della partita di serie A, Spezia-Lazio. Scene di follia. Sulla pagina Fb Italia Celere, Sindacale della Polizia di Stato, troviamo i video che attestano l’escalation di violenza e devastazione selvaggia a cui si sono abbandonati i tifosi di entrambe le tifoserie. Due gruppi delle opposte fazioni si sono fronteggiati nei pressi della zona di Piazza Ginocchio. Ad evitare il degenerare della situazione l’arrivo della polizia in tenuta antisommossa. L’intervento delle forze dell’ordine ha portato ad alcuni arresti. Secondo quanto si apprende un tifoso spezzino sarebbe rimasto ferito, colpito alla testa da un oggetto tagliente: le sue condizioni non sarebbero gravi. Negli scontri è rimasto danneggiato anche il dehor di un ristorante.
Spezia-Lazio, guerriglia: lo sfogo degli agenti: “Gente stupida, figli di papà”
Lo sfogo degli agenti di Italia celere è un grido di dolore: “Scene di guerriglia urbana tra gente stupida che pensa che il divertimento passi per la violenza. La violenza si ferma con la certezza della pena e con regole chiare e tassative; che permettano un impiego della Polizia che rispetti sempre la duplice funzione: preventiva e repressiva, e non solo quella di apparire”. Gli agenti si trovano non da oggi nel mezzo a fronteggiare la follia. “Il messaggio che passa negli ultimi mesi è che pure i tifosi abbiano creato un’altra casta di questo Paese. E questo è assurdo. Le regole sembra debbono essere rispettate solo dalle Forze dell’Ordine: verso cui si continua ad usare la lente d’ingrandimento al più piccolo respiro. Mentre questo manipolo di delinquenti riceve il gradimento di gente che non sa più scegliere tra Bene e male”. Eccola questa gente:
Guerriglia prima di Spazia Lazio: la rabbia dei poliziotti
“Noi poliziotti – prosegue amaramente il sindacato di polizia- siamo stati privati del potere di fare i poliziotti. E questo è il risultato, tifosi che si organizzano come bande rivali e poi vanno allo stadio come fosse successo niente, è pazzesco. Non è ammissibile vedere città in balia di bande di viziati figli di papà che inneggiano alla guerra e parlano di pace!”. Vietare le trasferte a questi tifosi violenti serve, ma solo se accompagnato da un ripristino della legalità, spiegano: “La libertà di spostarsi nel Paese è sacrosanta ma è condizionata al rispetto della legalità. E perché ciò avvenga, si deve rimettere al centro la Polizia che è la colonna democratica del Paese”.