E’ morto Seymour Stein, leggenda della discografia: lanciò Madonna, Ramones, Depeche Mode

3 Apr 2023 9:42 - di Angelica Orlandi

Addio al produttore discografico statunitense Seymour Stein, che con la sua etichetta Sire Records lanciò The Ramones e i Talking Heads nel 1975, The Pretenders nel 1980, Madonna nel 1982, Brian Wilson nel 1987 oltre ai Depeche Mode e The Smiths. Protagonista di una leggendaria carriera, consacrata nel 2005 con l’ingresso nella Rock and Roll Hall of Fame, il co-fondatore della Sire Records e l’ex vicepresidente della Warner Bros Records è morto domenica 2 aprile a Los Angeles all’età di 80 anni in seguito ad un tumore.

Seymour Stein, carriera leggendaria

L’annuncio della scomparsa è stato dato dalla figlia, la regista Mandy Stein, con un comunicato: “Sono cresciuta circondata dalla musica. Non ho avuto l’educazione più convenzionale, ma non cambierei la mia vita e il mio rapporto con mio padre per nulla al mondo: era un nonno affettuoso e premuroso che si godeva ogni momento con le sue tre nipotine. Mi ha regalato la colonna sonora per eccellenza, oltre che il suo malvagio senso dell’umorismo. Sono molto grata per ogni minuto che la nostra famiglia ha trascorso con lui e per il fatto che la musica che ha portato nel mondo ha avuto un impatto positivo sulla vita di così tante persone”. Stein era un discografico d’altri tempi. «Uno che cercava artisti che avessero qualcosa da dire», ha spiegato il rapper Ice-T. «Prendete i Mighty Lemon Drops, i Ramones, Madonna, i Talking Heads, i Depeche Mode, i Ministry, Ice-T: sembrano che non abbiano granché in comune e invece ce l’hanno. Avevano tutti una marcia in più», riporta il sito RollingStone.

Seymour Stein, la carriera

Nato a New York, nel quartiere di Brooklyn, il 18 aprile 1942, Seymour Stein entrò nel mondo della musica a soli 16 anni, con il suo primo lavoro come impiegato presso il “Billboard Magazine” nel 1958. Fu assistente di Tommy Noonan, allora capo delle classifiche di “Billboard”: Stein partecipava alle riunioni per decidere quali nuovi dischi recensire e aiutava a compilare la Hot 100, allora appena lanciata. L’incarico di Stein alla Billboard durò fino al 1961, poi ottenne il suo primo lavoro in un’etichetta discografica, lavorando per Syd Nathan e la King Records a Cincinnati, prima di trasferirsi di nuovo a New York con un periodo alla Red Bird Records, di proprietà e gestita da George Goldner e dal team di autori/produttori di canzoni capitanato da Mike Stoller e Jerry Leiber.

I premi

Stein ha co-fondato la Sire Records con Richard Gottehrer nel 1967 come etichetta discografica indipendente, ma ha unito le forze con la Warner nove anni dopo, nel 1976. Stein ha raccontato a “Billboard” che il primo artista che ha scritturato è stato Steven Tallarico, diventato poi Steve Tyler degli Aerosmith, che all’epoca faceva parte di un gruppo chiamato Chain Reaction. Il leggendario catalogo della Sire Records messo – ricostruisce l‘Adnkronos- insieme da Stein comprendeva Madonna, The Ramones, The Smiths, Talking Heads, The Pretenders, The Cure, Depeche Mode, Ice-T e molti altri. È stato presidente della Sire Records dal 1978 al 1995. Nel 2012 è stato premiato come primo destinatario dell’Icon Award di “Billboard”, che riconosce i successi di una vita dei dirigenti del settore e che gli è stato consegnato in occasione dell’incontro annuale del settore, il Midem di Cannes. Nel 2016 ha ricevuto il Richmond Hitmaker Award alla cerimonia della Songwriters Hall of Fame e nel 2018 ha ricevuto il prestigioso Trustees Award della Recording Academy.

L’incontro con Madonna

Stein ha scritto l’autobiografia “Siren Song”, pubblicata nel 2018 da St. Martin’s Press. È citato nella canzone degli Rheostatics “I Dig Music”, contenuta nel cd “2067”. A lui è dedicata la canzone “Seymour Stein” dei Belle & Sebastian, contenuta nell’album “The Boy with the Arab Strap” del 1998. Parlando di Madonna scrisse, ricorda il sito Rockol.it: “Era vestita con abiti punk da quattro soldi”, aveva ricordato il discografico a proposito di uno dei suoi primi incontri con la futura voce di “Like a Virgin”, messa sotto contratto dopo aver sentito la demo di “Everybody” mentre si trovava convalescente, in ospedale, dopo un intervento al cuore:

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