Duello Schlein-De Luca, Campania commissariata. Lo “sceriffo” attacca: vogliono Fico al mio posto

3 Apr 2023 12:04 - di Chiara Volpi
Schlein De Luca

Resa dei conti tra Elly Schlein e Vincenzo De Luca. Una sfida senza esclusione di colpi… Dopo che è esplosa la bomba dei piccoli Comuni gonfiati di iscritti fino a strariparne, a dispetto del numero di voti conquistati alle elezioni – una sorta di miracolo della moltiplicazione delle tessere e dei bonifici, con tanto di acquisti multipli di tessere con una sola carta di credito – le deflagrazioni hanno coinvolto le provincie di CasertaAvellino e Salerno. Feudi esclusivi del governatore Enzo De Luca. Il reset era annunciato. E ora è diventato un azzeramento su tutta la linea. Un commissariamento della Campania.

Schlein e De Luca alla resa dei conti

Così, fermata la ruota del tesseramento miracoloso, ora sono arrivarti i nuovi commissari, ai quali spetta l’arduo compito di rimettere ordine tra le sezioni e gli iscritti locali. Un lavoro delicato, su cui è già piovuta una nuova granata che scava nel solco della crisi e della conflittualità interna al Pd. Un caos che si aggiorna alla nuova segreteria, e che nelle ultime ore si è trasformato in un duello senza esclusione di colpi tra la Schlein e lo sceriffo De Luca.

La segretaria dem “ha commissariato” il governatore

La numero uno del Nazareno, infatti, guardando al caso Campania ha “pensato bene” di puntare su nomi esterni alla realtà campana: con Misiani, che è bergamasco, e la Camusso che per quanto eletta al Senato in un collegio campano, resta pur sempre milanese. Di fatto, cioè, la segretaria dem ha deciso di commissariare il partito in Campania, annunciandolo pure con toni bellicosi: «Durante la campagna per il congresso avevo denunciato situazioni opache – ha tuonato eufemisticamente la Schlein nei giorni scorsi –. Non voglio più vedere situazioni opache, pacchetti di tessere e capibastone, o persone che si sentono padroni dei circoli. Bisogna essere coerenti con quello che si dice».

La Schlein ha fatto capire che per De Luca non ci sarà un terzo mandato

Insomma, la Schlein prova a tirare dritta, ma la strada che ha imboccato incrocia la via del dominio di Vincenzo De Luca sul Pd in Campania, diventata un terreno di sfida tra i due. Una sfida accentuata dal precedente “scomodo” dello sceriffo, che alle primarie ha sostenuto il rivale della segretaria dem, Stefano Bonaccini. Un redde rationem, insomma, con la Schlein che ha già fatto capire che non farà sconti al governatore: per lui non ci sarà alcun terzo mandato alla guida della Regione.

Il sospetto del governatore: la Campania laboratorio i ricerca di un’intesa Pd-M5S

De Luca da parte sua fa chiaramente capire di non voler cedere né presidio, né poltrona. Due giorni fa, nella direzione del partito che ha eletto segretario a Napoli il candidato unitario Giuseppe Annunziata, ha parlato a nuora perché suocera intendesse. E rivendicando l’autonomia del territorio, ha tuonato a sua volta: «Le questioni campane si decidono qui, non a Roma o alle Nazioni Unite». Il riferimento è duplice, ma chiaro. Tra le righe della dichiarazione di De Luca, infatti, si legge una evidente allusione all’eventualità che la Campania diventi uno dei laboratori di ricerca di una riedizione “aggiornata” dell’intesa giallorossa tra Pd-M5S.

Roberto Fico tra Schlein e De Luca?

Dunque, in seconda battuta, la stoccata di De Luca va a centrare nel mirino direttamente l’ex presidente della Camera, Roberto Fico, visto dai più come potenziale nome di punta su cui far convergere un rinnovato accordo tra dem e grillini campani per un nuovo corso alla guida della Regione. Un periodo ipotetico della irrealtà: perché tutto l’assunto politico parte dal presupposto di una ritirata dello sceriffo. Una eventualità che sembra remota, che non solo impone il condizionale. Ma che ne eleva il significato intrinseco all’ennesima potenza.

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