25 aprile, tre giorni di “festa della Resistenza” a Garbatella a spese del Comune. E c’è anche il Pranzo della Liberazione
Far conoscere in modo più approfondito una pagina fondamentale della storia cittadina, nazionale ed europea, come è stata quella della lotta per la Liberazione tra il 1943 e il 1945, e avere un’occasione per confrontarsi sui valori e i principi su cui si fonda la nostra Repubblica democratica. Sono queste le motivazioni alla base della Festa della Resistenza, che si terrà il 23, 24 e 25 aprile a Roma, alla Garbatella. Non è dato sapere con chi e su cosa avverrà il confronto. A una prima lettura sembra una tipica iniziativa politica, ma pagata dal Comune.
L’evento è infatti promosso e sostenuto dall’Assessorato alla Cultura di Roma Capitale, curato da Electa e realizzato con la collaborazione del Municipio Roma VIII, della Federazione Unitaria Italiana Scrittori, col supporto organizzativo di Zetema Progetto Cultura e la media partnership di Rai Radio 3 e Rai Play Sound. Sarà ad accesso gratuito – e ci mancherebbe – e si svolgerà in vari spazi del quartiere: l’Archivio Flamigni, il Teatro Palladium e la Biblioteca Hub Culturale Moby Dick – anch’essi partner dell’iniziativa – che affacciano su piazza Bartolomeo Romano, e nella piazza Damiano Sauli.
Il programma dei tre giorni – si legge nel comunicato relativo – proporrà molti temi legati alla Resistenza, che verranno approfonditi con lezioni, proiezioni di film, spettacoli teatrali, presentazioni di libri, tavole rotonde e laboratori per ragazzi. Non si sa però chi saranno i partecipanti, il tema dei dibattiti, i film, i libri. Nulla di nulla. Si rimanda al sito https://culture.roma.it/ dove però allo stato attuale non si danno informazioni: né un nome, né il titolo di un dibattito. Parallelamente a queste attività, nella prima giornata, domenica 23 aprile, la Festa – recita il comunicato – si diffonderà nelle strade e nelle piazze del quartiere con numerose iniziative curate dal Municipio VIII, con percorsi guidati sulla memoria territoriale in giro per Garbatella, spettacoli musicali e concerti, iniziative per famiglie e un “Pranzo della Liberazione” in piazza Sauli. Il senso è chiaro: “allungare” il più possibile il 25 aprile. Che diventa di tre giorni, ovviamente a spese nostre.
Due parole, infine, per informare su chi sia il presidente dell’VIII Municipio. Si tratta di Amedeo Ciaccheri, che così si presenta: “Ho 30 anni, sono nato e cresciuto alla Garbatella dove risiedo tutt’oggi. Ho frequentato nel mio quartiere le scuole d’ogni ordine e la mia vera palestra d’educazione, intellettuale sentimentale e politica, è stata il Liceo Classico Statale Socrate. Qui, ho conosciuto la mia prima militanza politica e sono stato per due volte rappresentante d’Istituto. Conseguita la maturità col massimo dei voti ho studiato presso la facoltà di Lettere e Filosofia della Sapienza. Le mobilitazioni contro la riforma scolastica della Moratti e l’Onda universitaria, le grandi manifestazioni contro la guerra e soprattutto i diversi percorsi per declinare materialmente il tema del diritto allo studio sono gli elementi distintivi della mia formazione politica. L’uscita dal liceo è per me coincisa con l’inizio della mia attività politica e sociale presso il centro sociale La Strada di via Passino…“. In uno dei suoi ultimi post, Ciaccheri invita amici e conoscenti alla presentazione di un libro con Luca Casarini e Massimiliano Smeriglio.
E chi è l’assessore alla Cultura del Municipio VIII? Si chiama Maya Vetri, anche lei superimpegnata nel sociale, tra gli ultimi post sulla sua pagina Fb questa “perla”: “Il tour del Festival del ciclo mestruale arriva a Roma per parlare di come la parità di genere passi dalla consapevolezza del ciclo mestruale con Elia Bonci scrittore, autore e attivista lgbTqia+ e Federica Rippi ricercatrice e attivista transfemminista della quarta ondata“.
Manca solo di sapere quanto costa questa bella iniziativa per festeggiare e “allungare” il 25 aprile. Iniziativa che immaginiamo plurale, inclusiva e per nulla ideologizzata. Perfettamente in linea con la mozione delle sinistre che impegna le istituzioni a celebrare le date della storia antifascista secondo una verità di Stato. Roba da regime. Ma meglio non farlo sapere…